david-rossi-500Ulteriori esami di genetica forense sui campioni prelevati durante l’autopsia sul corpo di David Rossi, capo comunicazione di banca Mps precipitato dalla finestra del suo ufficio la sera del 6 marzo 2013. E’ quanto hanno concordato quest’oggi a Milano i legali della famiglia di Rossi e l’anatomopatologa Cristina Cattaneo incaricata dell’autopsia. Per questo motivo, secondo quanto si apprende, sarà la stessa Cattaneo a presentare domani un’ulteriore richiesta di proroga per la presentazione dei risultati degli esami autoptici. I risultati avrebbero dovuto essere consegnati alle parti entro il 6 ottobre, dopo che lo scorso 25 giugno era stata richiesta una prima proroga. La richiesta della nuova proroga è stata avanzata dall’ anatomopatologa sulla base delle risultanze sui primi esami e i legali non si sono opposti. La salma di Rossi era stata riesumata a Siena il 6 aprile scorso su disposizione della Procura che, nel novembre del 2015, ha riaperto il caso inizialmente archiviato come suicidio. Il corpo rimarrà a Milano nei laboratori dell’istituto di medicina legale fino al termine degli approfondimenti.

Il legale su primi risultati autopsia: «Niente di definitivo» «Non c’è nulla di definitivo». Così l’avvocato Luca Goracci, al termine dell’incontro durante il quale l’anatomopatologa Cattaneo  ha illustrato le prime risultanze degli esami autoptici condotti sulla salma di Rossi. «E’ emerso tanto e nulla» prosegue Goracci spiegando come «i risultati, quelli già acquisiti e quelli che emergeranno negli approfondimenti, dovranno essere incrociati con gli esiti della simulazione della caduta» svoltasi lo scorso 25 giugno. «Solo allora si potrà arrivare al vaglio delle ipotesi» conclude il legale della famiglia di Rossi. All’incontro odierno a Milano hanno partecipato anche l’avvocato Paolo Pirani, anch’egli legale della famiglia Rossi, e i periti di parte.

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