Sono già oltre settemila le firme raccolte in tutta la Toscana a sostegno della petizione dell’Associazione nazionale pensionati della Cia Tosana, che chiede un intervento migliorativo per le pensioni basse.  Un fiume di sottoscrizioni in continua crescita, (pensionati, lavoratori, cittadini, rappresentanti di istituzioni), che stanno sostenendo le richieste dell’Anp Cia; un gesto di solidarietà e di sostegno verso persone la cui condizione sociale è molto grave, in quanto più di altri subiscono il peso della crisi; si pensi che negli ultimi dieci anni hanno visto diminuire il potere d’acquisto delle loro pensioni fino al 30%. E’ urgente intervenire per migliorare le pensioni basse – sottolinea l’associazione Pensionati della Cia – perché da dieci anni non c’è stato alcun intervento migliorativo. In Toscana sono oltre 250mila quelle sotto i mille euro e più di 9mila quelle minime (500 euro al mese circa); una situazione socialmente insostenibile, eticamente inaccettabile: E’ una questione di giustizia sociale.

 

«Un pacchetto di richieste – spiega Alessandro Del Carlo, presidente ANP-Cia Toscana – che guarda agli interessi generali del paese in modo aperto ed equilibrato, preciso e responsabile; chiede un intervento immediato per recuperare la perdita del potere d’acquisto delle pensioni basse perduto in questi anni; chiede di adeguare il trattamento minimo a 650 euro come stabilisce la Carta Sociale Europea; chiede di dotare il paese di un sistema socio sanitario efficiente e moderno per tutti i cittadini, una sanità pubblica e universalista organizzata sul territorio con servizi adeguati nelle aree rurali e montane; chiede una politica strategica verso la non autosufficienza per il sostegno economico e organizzativo alle persone e alle famiglie. E’ una piattaforma inoltre, che richiama con forza l’esigenza di intervenire sui mali più gravi del paese, come l’evasione fiscale, la criminalità, la corruzione nella vita pubblica, i privilegi assurdi presenti in numerosi ambiti della nostra società. Tutte questioni che inquinano l’economia e avvelenano le coscienze».

 

Eppure, nonostante le difficoltà, i pensionati, gli anziani continuano a svolgere un ruolo fondamentale di aiuto e di supporto alle famiglie – prosegue Anp -, una funzione purtroppo non riconosciuta. Nemmeno quella di manutenzione e servizio al territorio svolta dagli agricoltori anziani, perché il tema dell’Imu sui terreni agricoli non è ancora risolto e i pensionati agricoltori dopo una vita di lavoro nei campi devono pagare una tassa sui propri terreni; una cosa assurda e inaccettabile.

L’Anp Cia Toscana invita tutti i firmare la petizione perché è un modo anche per sostenere tutte le questioni e i problemi di cui gli anziani soffrono nella società, per migliorare la loro condizione sociale e per rilanciare il tema dell’utilità e del ruolo sociale dell’anziano, dell’invecchiamento attivo; tutti temi che sono importanti per tutta la società.

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