amici_mieiSi ritrovavano in piazza Beccaria, davanti al cinema Metropolitan. Poi andavano al bar Necchi e da lì partivano per tante avventure – o per meglio dire ‘zingarate’ – all’insegna della goliardia, delle ‘supercazzole’ e dello scherzo . Erano le storie, tutte diverse ma tutte intrecciate assieme, del Necchi (Duilio Del Prete), del Melandri (Gastone Moschin), del Perozzi (Philippe Noiret), del Sassaroli (Adolfo Celi) e del conte Mascetti (Ugo Tognazzi), protagonisti del film “Amici Miei” di Mario Monicelli, uscito nelle sale il 10 agosto del 1975. Lungometraggio cult che rivive nella sua Firenze, 40 anni dopo, con le proiezioni sulla facciata della Basilica di Santo Spirito – la prima ieri sera – in omaggio al grande regista Monicelli e al suo capolavoro. «Amici miei – ha detto Leonardo Pieraccioni – è la perfezione totale: dalla sceneggiatura agli attori, dalla regia alla scenografia».

Riviviamo alcune delle scene che hanno contribuito a rendere il film di Monicelli un pezzo fondamentale e immortale nella storia della cinematografia italiana.

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