SelfieMilioni di informazioni che arrivano quotidianamente da tutta Italia attraverso gli account e i profili social di enti, istituzioni e aziende pubbliche. È l’Italia di Comuni, Regioni, Ministeri, trasporti, servizi idrici, igiene ambientale, musei, turismo che si racconta sui tablet e sugli smartphone. Una funzione spesso fondamentale per le informazioni in caso di emergenza o per la gestione di eventi. E’ l’Italia della nuova comunicazione pubblica, è il lavoro quotidiano di centinaia di coloro che vengono definiti «social media manager». Ma chi sono? Chi sta dietro gli account e profili pubblici sui principali social network? Cittadini di Twitter, giornale online che approfondisce e sviluppa il tema dei social nella vita pubblica e privata, ha deciso di scoprirlo e dare visibilità alle persone che animano il racconto quotidiano sui social italiani. Lo farà attraverso i selfie dei social media manager, dando un volto al lavoro svolto ogni giorno in enti e aziende pubbliche. Il luogo d’incontro sarà – ovviamente – formato social: è lì che sarà aggiornata, selfie dopo selfie, la mappa italiana dei social media manager pubblici.

La chiamata al selfie dei social media manager Partecipare è facilissimo, basta inviare il selfie sul luogo di lavoro, dall’istituzione o azienda di riferimento, sugli account Twitter (@CittadinidiTwtt) o Instagram (CittadinidiTwitter) con indicato nome, cognome, ente e account di riferimento utilizzando l’hashtag #selfiemediamanager. «Spesso i nuovi comunicatori o social media manager di enti e aziende pubbliche – spiega Francesco Di Costanzo, direttore di Cittadini di Twitter – sono sottovalutati o non hanno il risalto che meriterebbero per il grande lavoro quotidiano di racconto delle nostre città e del nostro Paese. Oggi chi si occupa di comunicare il settore pubblico attraverso i social ha un ruolo molto importante e rappresenta un servizio di grande utilità per i cittadini, per questo abbiamo deciso di dare visibilità ai loro volti e al loro lavoro. Con un semplice selfie ci auguriamo di creare un vero e proprio elenco social italiano dei riferimenti della nuova comunicazione pubblica».

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