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Alberto Ferrini

«La Toscana ha voglia di cambiare. E a ben vedere il recente risultato delle recenti elezioni comunali non è un fulmine a ciel sereno e segna, piuttosto, il consolidamento crescente e graduale di una tendenza che già si è manifestata da alcuni anni. Il sistema Toscana, o il regime Toscana, scricchiola, è debole, non regge più. Ovunque un’alternativa si presenta come solida e coesa, il PD prede». Alberto Ferrini, sindaco di Castelnuovo Valdicecina, in provincia di Pisa, ed esponente di Toscana civica, la federazione delle liste civiche, spiega così il risultato alle recenti amministrative che hanno visto la vittoria in molti comuni a discapito del Partito democratico.

Intanto, il sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli, ha lanciato l’idea di una confederazione civica che inizi presto a lavorare insieme, tra le maggioranze che nell’aretino gestiscono sempre più comuni. E aumentano i coordinamenti civici anche nelle altre provincie toscane.

Prevale la voglia di scardinare il sistema «Il convergere di flussi elettorali apparentemente eterogenei al secondo turno su candidati civici, di centro destra, o come nel caso di Livorno, grillini, sembra la costante di questa elezione – spiega ancora Ferrini -. Il voto è meno ideologico o forse è meglio dire che l’obiettivo di scardinare un sistema di potere settantennale prevale su ogni altra considerazione. Questo nuovo scenario offre grandi opportunità al civismo toscano ed anzi ci carica di nuove responsabilità».

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Mario Agnelli

Civismo toscano è cresciuto «Innanzitutto perché in molti Comuni toscani si vota con un turno unico e dunque l’alternanza può realizzarsi soltanto se c’è una piattaforma teorica-pratica, una formula politica in grado di raggiungere ampie sintesi. In secondo luogo perché il civismo toscano in questi anni ha consolidato esperienze importanti e dunque ha fatto crescere una squadra di buoni e preparati amministratori».

Alternanza e autonomia «Ritengo, infine, che le liste civiche abbiano già pronta una formula spendibile e replicabile: alternanza, come valore democratico, autonomia dei Comuni, autonomia della politica locale rispetto ad un concetto di democrazia guidata dall’alto. Esse dunque possono diventare il grande luogo di incontro per dare corpo, all’interno di un progetto coerente e vincente, a quella spinta popolare per il cambiamento che robustamente si afferma nella società toscana».

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