carabinieri2Un’impiegata della Prefettura di Lucca è stata arrestata dai Carabinieri con l’accusa di aver chiesto 500 euro per far sparire una pratica, fra l’altro inesistente. La dipendente, 52 anni, è stata bloccata una settimana fa a Lucca, poco dopo aver ricevuto il denaro da una donna a cui aveva chiesto soldi facendole credere che esisteva un procedimento a suo carico, in realtà inesistente, per possesso di droga. Ad allertare i militari era stata la stessa vittima della concussione contestata.

La truffatrice colta in flagrante L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Viareggio, era partita dopo una segnalazione fatta dalla stessa vittima, residente in Versilia. In particolare la donna aveva spiegato che una presunta impiegata della prefettura di Lucca le aveva chiesto 500 euro in contanti al fine di far sparire la pratica. Accertato che effettivamente si trattava di una dipendente della Prefettura, tra l’altro con alle spalle già una segnalazione, quando la stessa ha fissato un incontro con la vittima per la consegna dei soldi il 17 ottobre in un bar a Lucca , si sono presentati anche i militari. Così, quando la donna ha preso la busta con i soldi – 280 euro in tutto -, tutto è avvenuto sotto gli occhi dei Carabinieri che l’hanno poi fermata. E’ stato anche verificato che l’impiegata avrebbe millantato di poter far sparire una pratica: in realtà non esisteva alcun fascicolo. L’impiegata è stata poi messa agli arresti in casa, dove si trova tuttora dopo che il Gip, giovedì scorso, ha convalidato l’arresto e disposto la misura di custodia cautelare ai domiciliari

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