Thumbnail for 66492Atti giudiziari notificati ad alcuni contradaioli del Palio di Siena in relazione ai fronteggiamenti e agli scontri avvenuti al termine della Carriera del 17 agosto 2015. Secondo quanto si apprende da fonti vicine alle indagini, sarebbero decine di contradaioli di Nicchio, Valdimontone, Torre e Onda ad aver ricevuto nei giorni scorsi l’invito a comparire come persone informati sui fatti, molti altri sarebbero già iscritti nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di rissa e rissa aggravata nel fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Siena all’indomani dei fatti. Gli stessi atti giudiziari sarebbero ancora in attesa di notifica ad altri contradaioli. Gli interrogatori potrebbero essere avviati già domani. A condurre le indagini preliminari il Pm Andrea Boni con l’ausilio degli agenti della Questura di Siena che hanno visionato i numerosi filmati degli scontri avvenuti in Piazza del Campo al termine della Carriera.

Il sindaco: «Festa ha capacità di autoregolamentarsi» «Fino a quando rispettiamo le regole che ci siamo dati non dobbiamo temere niente». Con queste parole il sindaco di Siena Bruno Valentini commenta le notizie di stampa in merito agli atti giudiziari notificati ad alcuni contradaioli del Palio di Siena che «è una festa che ha una tradizione secolare e una forte e sperimentata capacità di autoregolamentarsi», ha sottolineato Valentini in una nota. «Dobbiamo, però, abituarci a pensare che seppure la nostra festa abbia una giurisdizione propria, questa non è esclusiva, come abbiamo toccato con mano anche in passato» ha aggiunto il sindaco di Siena spiegando: «Questa necessaria consapevolezza non deve preoccuparci, poiché le nostre tradizioni sono salde e ben radicate proprio perché hanno saputo aggiornarsi nel tempo, riuscendo, in parallelo all’evoluzione della sensibilità collettiva e del contesto legislativo, a trovare sempre mediazioni ragionevoli. Confido e mi attiverò affinché sia tenuta nel giusto conto la capacità che Siena ha sempre dimostrato di auto regolamentare la propria Festa suscitando per questo ammirazione in Italia ed in tutto il mondo», ha concluso Valentini che poi lancia un invito «a non esacerbare i toni auspicando che la giustizia faccia rapidamente il proprio corso, inquadrando ogni episodio nella sua corretta cornice, nella consapevolezza che si tratta di comportamenti che non generano allarme sociale».

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