«Seguiamo questa vicenda cercando di far comprendere al meccanismo della giustizia che tutto ciò che è legato al Palio e alle contrade non va letto in modo asettico». Così il sindaco di Siena Bruno Valentini sugli inviti a comparire ricevuti da molti contradaioli in merito ai fronteggiamenti del 17 agosto 2015 in Piazza del Campo. Il primo cittadino risponde poi con un secco «no» a chi gli chiede se le sue dichiarazioni possono intendersi come una critica velata alla giustizia ordinaria e invita alla autoregolamentazione: «Dobbiamo essere capaci di cambiare rimanendo noi stessi». Il sindaco Valentini, poi, tornando sulla questione del luglio scorso relativa alla sostituzione di microchip identificativi di tre cavalli da corsa per spacciarli come anglo-arabi mezzo sangue e poterli così iscrivere all’Albo cavalli protocollo 2015, sottolinea come «la città non si è sufficientemente scandalizzata di questa vicenda gravissima».

Articolo precedenteIndagine sui contradaioli, Pm Vitello: «Accertamenti come per tutti gli altri procedimenti»
Articolo successivoRenziade. Forte dei Marmi, al Museo della Satira una mostra-ritratto del premier