piazzolla«La mia musica? Dieci per cento tango, novanta per cento classica contemporanea», ripeteva spesso Astor Piazzolla, l’artista che al tango argentino ha saputo dischiudere i piani nobili dell’arte, conferendo a questo ballo rispettabilità estetica e dignità concertistica. Ad Piazzolla l’Orchestra da Camera Fiorentina dedica il concerto di martedì 26 luglio al Museo Nazionale del Bargello nell’ambito della rassegna Estate al Bargello.

Cavalcata nel repertorio dell’artista Sul podio sale Giuseppe Lanzetta, mentre il ruolo di solista è affidato alla fisarmonica e al bandoneon di Mario Stefano Pietrodarchi, vincitore di importanti concorsi – tra cui il Trofeo Mondiale C.M.A. (senior) 2011, in Francia – e concertista di fama internazionale, grazie ad uno stile brillante e di raffinata musicalità: teatro e cinema, classica e jazz, la sua carriera conferma uno spirito eclettico che ad una tecnica impressionante unisce un approccio senza preclusioni di sorta.  Da “Oblivion” a “Libertango”, da “Adios Nonino” a “Milonga del Angel”, una cavalcata attraverso il miglior repertorio del compositore argentino che dal tango nato nei barrios di Buenos Aires seppe distillare uno suono moderno e originale, dove la tradizione si combina con il jazz e l’avanguardia colta.

Articolo precedenteDiversità di vedute. Fiorentina, Della Valle-Sousa e i tanti nodi da sciogliere
Articolo successivoFestival delle Colline. Il 26 luglio il gran finale è con Badly Drawn Boy