Liberamente tratto dall’autobiografia di Renato Masi detto “Gino”, venerdì 25 aprile alle 18 va in scena al Teatro dei Rozzi di Siena lo spettacolo “La rana gracida” di Francesco Burroni, accompagnato da Francesco Oliveto (tastiere) e Martina Bellesi (violoncello). L’evento, realizzato in occasione delle celebrazioni ufficiali del settantesimo anno della Liberazione di Siena, è voluto dall’Anpi e dall’Istituto Storico della Resistenza senese e dell’età contemporanea. Ingresso libero.

Lo spettacolo – Ad essere raccontata la storia di Renato Masi, il partigiano “Gino”, un ragazzo senese di 18 anni che in un mondo violento, dove una buona parte degli italiani aderiva entusiasticamente al regime fascista sposandone i valori e tanti altri cercavano in qualche maniera di adattarsi e di adeguarsi ad un potere che voleva tutti stupidamente uguali e obbedienti, sente istintivo il bisogno di ribellarsi. Un ragazzo che ha contribuito con il suo “granello di sabbia” a liberare l’Italia dalla dittatura fascista ma soprattutto un uomo che ha realizzato, anche a rischio della vita, la propria dignità di essere umano. La storia inizia con l’arresto a Siena per volantinaggio per proseguire poi con il trasferimento nel carcere di Parma e la fuga sotto un bombardamento, un nuovo arresto e la liberazione a Casciano di Murlo, l’ingresso nella brigata Garibaldi “Spartaco Lavagnini”, la battaglia di Monticiano, la Liberazione di Siena e ancora la partenza come volontario nella Divisione Cremona per la Liberazione del nord est d’Italia. Ma oltre alla storia delle battaglie si racconta parallelamente la storia di quegli anni in Fontebranda, il quartiere della Contrada dell’Oca, dove Renato ha passato tutta la sua vita. Un microcosmo nel quale convivevano fascisti, monarchici, liberali, repubblicani, socialisti, comunisti e dove si costituì il gruppo partigiano “La riscossa”. Un piccolo mondo che cercò a suo modo, e precorrendo i tempi della politica nazionale, di superare gli steccati ideologici per ritrovare quella pacificazione e quella fratellanza che sono i naturali tratti distintivi del genere umano.

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