uto_ughi.jpgUto Ughi a Siena per il Festival Europeo Francigena Melody Road. Sabato 28 febbraio sul palcoscenico del Teatro dei Rinnovati, Ughi, in concerto con Alessandro Specchi al pianoforte, affronterà artisticamente una delle motivazioni più importanti di chi segue il cammino della Via Francigena, quella della sfida con se stessi, con un repertorio di eccezionale virtuosismo che comprende le sfide più ardue mai proposte per un violinista: Tartini, Saint Saens, H. Wieniawski, Paganini e Beethoven.

Francigena Melody Road – Nell’anno dell’Expo, il Francigena Melody Road, giunto alla sua quarta edizione, cresce e diventa la colonna sonora della Via Francigena toscana. La rassegna toccherà 13 località del percorso, con 18 date che metteranno in rete i teatri e i luoghi di culto simbolo della Via in nome della musica di qualità, spaziando tra diversi generi: classica, classica contemporanea, jazz, lirica, cantautori, teatro canzone. Il viaggio, il pellegrinaggio, la strada nelle sue molte accezioni, la spiritualità, l’incontro, il cammino comune, il superamento delle frontiere, saranno i temi guida della rassegna.

I concerti – Roberto Cacciapaglia, uno dei migliori compositori contemporanei, è il direttore artistico del Festival. La qualità artistica degli interpreti della rassegna si esprimerà in un cartellone coerente e di straordinaria importanza, che avrà come protagonisti mostri sacri nel nostro panorama classico, come Uto Ughi, Bruno Canino, Vladimir Ashkenazy, Marco Fornaciari, Claudio Brizi, i riconosciuti talenti internazionali di Cecilia Chailly e Jin Ju, le raffinate interpretazioni liriche di Maria Luigia Borsi, i maestri della scena jazz italiana Rita Marcotulli e Danilo Rea, Michela Lombardi, Stefano Cocco Cantini, le suggestioni contemporanee di Arturo Stalteri. Le parole sulla strada musicale saranno affidate al maestro della canzone d’autore Roberto Vecchioni.

Articolo precedenteL'”Hotel Paradiso” della Familie Floz trasloca a Firenze, il 28 febbraio sul palco del Verdi
Articolo successivoOltre 160 sottoscrizioni e il prezioso bassorilievo romanico torna a casa