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Nuova luce alla Fortezza medicea di Arezzo che riapre i battenti con la mostra dell’estate: “Il Sogno di Ivan Theimer”. Due location di prestigio, Vittorio Sgarbi come curatore e un artista di fama internazionale: Ivan Theimer. Questi i personaggi che caratterizzano la mostra che si inaugura oggi ad Arezzo organizzata dall’amministrazione comunale, con Giovanni Raspini come sponsor unico. Le location sono la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea in piazza San Francesco, che ospita oli, acquerelli e disegni, e la Fortezza Medicea, che ospita le sculture riaprendo dopo anni i battenti in pianta stabile. La mostra è ad ingresso gratuito e sarà visitabile fino al 23 ottobre.

Theimer: «Il mio sogno si realizza oggi ad Arezzo» «Quando da ragazzo studiavo all’Accademia di Parigi venivo ad Arezzo per studiare gli affreschi di Piero della Francesca– ha raccontato l’artista -. Esporre le mie opere così profondamente legate al maestro, nella sua città è commovente, è il compimento del mio percorso artistico e umano. I copricapo delle mie sculture guardano ai cappelli dei trombettieri degli affreschi della Vera Croce. Ho sognato per tutta la vita di poter esporre le mie lampade,  le mie creazioni accanto agli affreschi di Piero della Francesca. Oggi sono sveglio, il mio sogno è qui e si compie dentro la pancia della Fortezza medicea di Arezzo».

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Sgarbi: «Con “Il Sogno di Theimer” si  pone una pietra miliare della storia dell’arte universale» «Questa è l’occasione più icastica che abbia avuto Arezzo negli ultimi trenta anni, cioè l’apparizione di un artista vero. Un’artista che ha memoria, un artista indimenticabile». A dirlo il critico d’arte Sgarbi presente all’inaugurazione. «Le opere contemporanee possono anche non piacere, ma sono veri artisti se segnano una linea nel tempo, segnano una data. E questo Theimer lo fa. Questa mostra di Theimer rimarrà nella storia, non solo di Arezzo, nella storia dell’arte. Questa è un’esposizione che non contraddice il luogo storico che la ospita, ma lo inaugura e lo esalta. Ho chiamato la mostra “Il Sogno di Thimer” in un incrocio di significato tra ciò che di più alto vi è nell’arte italiana e che il destino vuole sia ad Arezzo: il sogno di Costantino della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca. Piero della Francesca ha il suo presidio contemporaneo nell’opera di Theimer. Grazie all’opera di Piero,  Arezzo è la capitale dell’Europa e dell’Europa cristiana. Qui si segna un rapporto nell’eternità dell’arte tra Piero della Francesca e Theimer.  Con Theimer Piero torna ad essere l’essenza dell’arte del ‘900 grazie alla sua vocazione all’astrazione, che è il simbolo del ‘900».

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Ghinelli: «In questa mostra il sogno degli aretini, si rianima la Fortezza». «Ciò che gli aretini vedranno è qualcosa di straordinario che non hanno mai visto. Per la prima volta potranno scoprire la parte più bella e suggestiva della Fortezza: quella sotterranea». Così il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli. «Questo evento internazionale è l’occasione per restituire questo monumento alla sua città. I lavori non sono ancora conclusi perché continuano gli scavi e i restauri archeologici nella domus, ma dovevamo riaprire. Il restauro è completo al 90% . È un onore ospitare le opere di questo grande artista dopo le sue esposizioni a Parigi e Londra. Non è un caso che sia nata questa sinergia, lavoriamo tutti nel segno di Piero della Francesca. Così il sogno di Theimer corrisponde al sogno di Arezzo». «Questo evento è il primo di una lunga serie – ha spiegato il sindaco Ghinelli ai giornalisti che gli chiedevano quali progetti riguarderanno il futuro della Fortezza e se continuerà ad essere un contenitore culturale -. Questo è il mio battesimo come responsabile della cultura nel comune di Arezzo. Stiamo rivedendo con la Regione Toscana gli obbiettivi del finanziamento Piuss che riguardano la Fortezza. Finanziamento che ha consentito di riqualificare la Fortezza. Con la Regione si era parlato di ‘Fortezza dei Sapori’ per esaltare le ricchezze agroalimentari del nostro territorio, ma ora le priorità sono cambiate. La politica dell’amministrazione e il contesto socio-economico di Arezzo sono cambiati. Vogliamo puntare molto sul rilancio turistico e culturale della città e la Fortezza ne sarà il centro».

 

 

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