Le opere d’arte escono dal perimetro del museo e vanno, letteralmente, a trovare il loro pubblico. È con questo spirito che nasce il progetto Outdoor, ideato dal direttore artistico del Museo Novecento di Firenze, Sergio Risaliti e realizzato dall’Associazione MUS.E, grazie al contributo di alcuni sponsor tecnici (Apice, Magjlt e Rossella Lari). Nell’ottica di una maggiore valorizzazione delle collezioni civiche, anche al di fuori delle mura del museo, e della nascita di relazioni con altre istituzioni del territorio, il Museo Novecento organizza una serie di iniziative volte a raccontare e rileggere gli artisti e le opere della propria raccolta.

Il progetto Outdoor prevede di esporre dipinti e sculture delle collezioni novecentesche all’interno di scuole, ospedali, carceri, istituti per anziani, biblioteche, aziende e case private. L’iniziativa risponde al duplice intento di promuovere la conoscenza delle raccolte del Comune di Firenze intercettando e mettendo al centro pubblici diversi in contesti quotidiani, talvolta anche molto lontani dalla dimensione museale, e di favorire un incontro diretto con l’opera d’arte, mettendo in luce anche aspetti della sua storia ed esistenza materiale. L’esposizione, dedicata di volta in volta ad una singola opera, sarà accompagnata dalla presenza di un mediatore che presenterà l’artista e il suo lavoro.
Per il 2018, in collaborazione con l’assessorato all’Istruzione del Comune di Firenze, il progetto è stato inserito nel programma Chiavi della Città prevedendo una prima fase sperimentale con il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado.

L’opera in trasferta Il primo ad aderire è stato l’istituto comprensivo Oltrarno (via dei Cardatori, 3) che  ha visto le classi 3 A e 3 E della Scuola Secondaria di primo grado inaugurare la fase sperimentale del progetto. I piccoli studenti hanno assistito all’arrivo dell’opera, “Natura morta con carpa e conchiglie e limoni nel paesaggio di Pomposa” di Filippo De Pisis, e alle operazioni di disimballaggio (apertura della cassa o di eventuali altre tipologie di imballo). Ad una breve analisi da parte di un restauratore, coinvolto nel progetto, ha fatto seguito un’introduzione sull’opera e sull’attività dell’artista da parte del dipartimento di mediazione culturale dell’Associazione MUS.E. È prevista anche una fase laboratoriale. In un secondo momento gli insegnanti potranno lavorare in autonomia con i bambini e i ragazzi sull’opera. Le prossime opere ad andare “in trasferta” nelle scuole fiorentine saranno “Albero viola e casa bianca” di Severo Pozzati e “Figure nello spazio” di Virgilio Guidi. Ma il progetto non si esaurisce con l’esperienza nelle scuole, un quadro o una scultura saranno gli ospiti principali di eventi organizzati anche all’interno di ospedali, carceri, biblioteche, istituti per anziani, aziende e case private. Simili occasioni nascono con l’intento di valorizzare l’opera e di incentivare la sensibilizzazione nei confronti dell’arte moderna e contemporanea, offrendo ai convenuti l’opportunità di un faccia a faccia ravvicinato con alcuni dei capolavori presenti nelle collezioni civiche.

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