Il prossimo 30 agosto a Città del Vaticano al termine dell’udienza generale del Santo Padre, avverrà un incontro privato nell’aula Nervi fra Papa Francesco e una delegazione delle ‘vittime’ del cosiddetto caso Forteto, comunità agricola mugellana finita al centro di uno scandalo fatto di abusi sessuali e sfruttamenti, che ha visto la condanna in via definitiva di uno dei suoi fondatori, il ‘santone’ Rodolfo Fiesoli. A dare notizia del prossimo incontro con Francesco I è stata nelle scorse ore l’Associazione delle vittime che formerà una piccola delegazione,15 persone in persone in tutto, che fra poco piu’ di due settimane partirà dal Mugello alla volta di Roma. Il cardinale di Firenze, Giuseppe Betori ha fatto da ‘mediatore’ e ha organizzato l’incontro, e sarà sempre lui che accompagnerà le vittime all’incontro con il Papa.

Idea dell’incontro nata a Barbiana Il cardinal Betori parlando in passato del caso ‘Forteto’ aveva detto:«Ne dobbiamo essere consapevoli soprattutto noi, sul cui territorio si è consumato un dramma che ha travolto l’esistenza di tante persone, cui va rinnovata la vicinanza e la richiesta di perdono per il ritardo con cui ci si è resi conto della loro tragedia». L’idea dell’incontro era nata in occasione della visita di Papa Francesco a Barbiana del 20 giugno scorso, con l’associazione delle vittime, e in particolare il presidente Sergio Pietracito, che aveva richiesto di poter prendere parte alla giornata. Il motivo era dovuto al fatto che le vittime avrebbero voluto rimarcare l’affronto subito dalla figura di Don Lorenzo da parte di Rodolfo Fiesoli, il Profeta che negli anni, in ogni modo, ha cercato di accreditarsi come erede e prosecutore dell’esperienza educativa del priore, gravitando attorno all’Istituzione Don Milani e alla scuola di Barbiana. In quell’occasione non se ne era fatto niente, però per questioni procedurali ma Betori aveva poi prospettato la possibilità della visita in Vaticano, caldeggiata anche dall’associazione Artemisia che con il progetto ‘Oltre’, finanziato dalla Regione, è impegnata da quasi due anni nel sostenere i fuoriusciti dalla comunità.

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