«Ancora una volta a Firenze la rendita rischia di vincere la partita a scapito del lavoro». A dirlo in una nota Filcams Cgil Firenze in merito alla chiusura, dal 15 dicembre, del Tornabuoni Beacci, storico hotel a 4 stelle di Via Tornabuoni.

«Mera operazione immobiliare sulla pelle dei lavoratori» «La chiusura è stata decisa, infatti, dal fondo americano Hines, proprietario del grande palazzo, dove oltre all’hotel hanno sede anche Burberry e Tiffany, e concordata con il gestore dell’Hotel, la Tornabuoni Beacci Srl – scrivono i sindacati nella nota -. Per Filcams Cgil Firenze si tratta di una mera operazione immobiliare che rischia di consumarsi sulla pelle dei 16 lavoratori dell’Hotel (4 diretti e 12 in appalto), i quali, dal 16 dicembre, potrebbero trovarsi senza prospettive per il loro futuro».

«Garantire la continuità occupazionale» «Ecco perché oltre alla denuncia, attraverso il tavolo di crisi della città metropolitana di Firenze, convocato per domani, abbiamo chiesto alle istituzioni cittadine di intervenire perché chiunque subentrerà nella gestione dovrà garantire la continuità occupazionale di tutti i lavoratori – proseguono i sindacati – . Siamo tutti d’accordo nel dire che bisogna puntare su un turismo di qualità per uno sviluppo sostenibile del territorio, è giunta l’ora di passare dalle parole ai fatti».

Articolo precedenteCapodanno a Giglio Castello. Festa in musica per vivere l’isola e accogliere il nuovo anno
Articolo successivo“Magic: The Gathering”. 2mila maghi si sfidano a carte a colpi di incantesimi e stregonerie