È sempre più calda l’estate della sanità toscana. Dopo la manifestazione di sabato scorso a Volterra in cui sono scesi in piazza 2500 persone per dire no al depotenziamento dei servizi dell’ospedale, e dopo le dure prese di posizione di alcuni sindaci (Montevarchi e area del Mugello) contro le rispettive Asl e la stessa Regione Toscana, adesso il fronte si sposta nell’aretino. In Casentino, infatti, da tempo è attivo un Comitato contrario alla chiusura e conseguente messa in sicurezza della rianimazione presso il Presidio Ospedaliero di Bibbiena, della quale viene denunciato il progressivo depotenziamento. E proprio a Bibbiena è stata convocata per domenica 18 giugno una iniziativa per discutere sulla stato di salute della sanità pubblica, non solo toscana. L’iniziativa, promossa dal Comitato Salute Casentinese, ha per titolo “L’anestesia della società di fronte all’eutanasia della sanità”.

«Noi del Comitato Salute Casentinese – dice la presidente Carlotta Balzani – abbiamo l’ambizione, forse immodesta, che questa iniziativa faccia riflettere l’Amministrazione pubblica e incentivi una crescita di consapevolezza presso la popolazione locale e non solo».

L’incontro è organizzato in due momenti. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15.30, medici, paramedici, giuristi e comitati salute di Toscana, Marche, Molise e Campania si incontreranno per discutere insieme e confrontarsi sulla situazione nelle singole regioni. Alle ore 20.45, poi un incontro aperto a tutti (Centro sociale di Bibbiena-Stazione, via della Segheria 1) per un confronto sulla violazione della Carta Costituzionale, insieme a istituzioni locali e regionali, tra questi i Sindaci di Volterra, Marco Buselli, e di Arezzo, Alessandro Ghinelli. Previsti anche gli interventi di Daniele Rovai, autore del libro inchiesta “Salute negata”, e di Paolo Moschi, delegato della federazione Toscana civica.

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