Al via «il più importante intervento di rigenerazione urbana nel centro storico di Firenze per recuperare un contenitore vuoto e riqualificare in chiave contemporanea un intero isolato». Così l’assessore all’Urbanistica Giovanni Bettarini in merito all’adozione del piano di recupero dell’ex Teatro comunale a Firenze. La delibera è stata approvata oggi dalla giunta di Palazzo Vecchio che ha adottato il piano di recupero su proposta dell’assessore Bettarini: confermata la vocazione residenziale dell’area con un 95% del totale e il restante 5% destinato ad attività direzionali e di servizio.

«L’assessore Bettarini: «Straordinario successo di riqualificazione» «Uno straordinario intervento di riqualificazione e rigenerazione urbana – ha detto l’assessore Bettarini – che riduce l’edificato da 21mila iniziali a 15mila metri quadrati, riducendo lo spazio costruito. Un progetto di modernizzazione per dare spazio alla residenza in una parte di città che potrà tornare ad essere vissuta dai cittadini; ma anche di riqualificazione complessiva di via Solferino e delle aree circostanti a partire dal disegno del Poggi. Un nuovo modo di vivere questo pezzo di centro storico secondo l’idea centrale che ne aveva fatto una zona di pregio a fine 800».

Il progetto di recupero Oltre a confermare la destinazione a prevalenza residenziale del complesso, il piano prevede la realizzazione delle opere di urbanizzazione funzionali all’intervento di trasformazione urbanistica, fra le quali lo spazio aperto interno all’isolato, e la realizzazione delle opere di riqualificazione del contesto, come la complessiva riqualificazione del parterre centrale di via Solferino a partire dal disegno originale del Poggi. Il progetto di recupero prevede la demolizione della sala teatrale, compreso il ridotto e le numerose aggiunte realizzate nel tempo, che avevano completamente intasato l’isolato. È previsto il recupero di alcune porzioni esistenti, prevalentemente lungo Corso Italia e via Solferino, compresa la facciata principale del teatro vincolata. L’isolato sarà composto da tre nuovi edifici integrati con le porzioni da recuperare (intervento di restauro e risanamento conservativo). L’isolato sarà organizzato attorno al vecchio teatro mantenendo gli allineamenti urbani delle strade e degli edifici vicini e lasciando ampi varchi verso uno spazio di uso pubblico che attraversa l’isolato. All’interno, i nuovi edifici saranno articolati secondo diversi orientamenti pensati per valorizzare l’uso dello spazio aperto e mettere in relazione le diverse parti del complesso. Si tratta dell’unica trasformazione nel centro storico che prevede una consistente demolizione e ricostruzione, con la riconfigurazione di un isolato coerente con l’area esistente e con un linguaggio architettonico contemporaneo. La superficie utile lorda massima è di 18mila metri quadrati (rispetto al piano del 2012 che ne contava 21mila metri quadrati), ma il piano ne insedia circa 15mila. Il percorso per arrivare all’adozione del piano di recupero parte nel 2015, quando i proprietari hanno avviato la presentazione alla direzione Urbanistica del Comune di Firenze della relativa documentazione. Sulla soluzione presentata, la direzione Urbanistica ha quindi avviato il percorso di coordinamento per arrivare alla definizione corretta del piano di recupero.

Articolo precedenteUltima chance. Vaccini, percorsi più veloci per chi non è ancora in regola
Articolo successivoSciopero e presidio. Bekaert, i lavoratori a Governo: «Accelerare firma Cig in deroga»