Ancora un segno più per il movimento turistico toscano nel 2018. Le presenze nei primi 9 mesi del 2018 segnano un +1,7%, con la Toscana proiettata verso un nuovo record dopo un 2017 già eccellente. A trascinare il trend città d’arte e campagna; si conferma positivo il contributo proveniente dai mercati stranieri, in crescita quello domestico. I dati, per la prima volta elaborati per Ambito Turistico Omogeneo, ATO, sono stati presentati oggi al Convitto Nazionale Cicognini di Prato nell’ambito de ‘I colori del viaggio’, bilancio del tour Officine di Identità organizzato da Regione, Anci, Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana, ad un anno dalla presentazione del Libro Verde sul turismo in Toscana.

L’assessore regionale Ciuoffo: «Lavoro di squadra condotto con determinazione e lucidità» «La Toscana dei record nel turismo – ha detto l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo – è il frutto di un lavoro di squadra condotto con determinazione e lucidità. E’ un risultato ancora provvisorio ma, se confermato con i mesi di fine anno, il 2018 sarà un altro anno straordinario. Vietato esaltarsi o, peggio ancora, commettere l’errore di sederci a contemplare i risultati ottenuti. Semmai dovremmo guardare a chi è più avanti di noi, e spingerci a fare ancora meglio. Occorre il protagonismo dei territori, che deve tradursi nel protagonismo di istituzioni e imprese, e mettere a disposizione competenze e professionalità. Insomma va potenziato un sistema già avviato, un'”industria”, quella del turismo, che in Toscana incide già per il 10-12% del Pil. Correre da soli? Spesso è un problema per le realtà più piccole, proprio in termini di professionalità e competenza, e per questo abbiamo creato lo strumento degli ATO. I risultati li stiamo toccando con mano, proprio grazie ad un lavoro d’insieme e una visione comune, slegate da colori politici o scelte del momento».

I numeri La Toscana nel periodo gennaio-settembre 2018 ha visto un aumento delle presenze del 1,7% a conferma di un 2017 particolarmente positivo. In prospettiva il 2018 si chiuderà con il nuovo record di presenze nella nostra regione. In particolare sono state le città d’arte (+3,6%) e la campagna (+4,0%) a trascinare la crescita (insieme alla Val  di Nievole che registra +3,9%). In leggera flessione (-0.6%) la Costa e la Montagna (-4,8% su cui però gravano i problemi di rilevazione e le problematiche gestionali riscontrate). Notevoli i risultati percentuali della Val d’Orcia (+9,7%) e delle Terre di Valdelsa e dell’Etruria volterrana (+9,6%), della Valdichiana senese (+6,5%), di Arezzo (+9,9%), delle Terre di Pisa (+7,6%) ma anche Firenze ha fatto registrare un ottimo +3,5%. Nella montagna, pur con numeri di presenze turistiche limitate, molto bene la Lunigiana (+18,2%) e  Pistoia e la montagna pistoiese (+5,1%). Per la Costa i valori sono tutti negativi ad eccezione di Livorno (+5,2%) e la Maremma Toscana Sud (+1,0%). La costa, dopo un 2017 molto positivo, sconta il ritorno sul mercato mediterraneo di paesi concorrenti che, per le note vicende economiche e politiche, si erano drasticamente ridotti negli ultimi anni.

Bene presenze italiani e stranieri Ancora per il 2018 sono le presenze straniere (+2,1%) a guidare la crescita mentre gli italiani, pur positivi, crescono a ritmi inferiori (+1,1%). Molto interessante l’analisi per singolo mese: si registrano una crescita positiva e sostenuta nei mesi di gennaio e febbraio (rispettivamente +4,4% e +6,5%), un boom nel mese di marzo (+14,1) a causa della Pasqua caduta in questo mese con conseguente contrazione del mese di aprile (-4,7%). Analoga esplosione a maggio (+19,5%) e contrazione a giugno (-3,8%): in questo caso le vacanze di Pentecoste nei paesi nord europei sono tutte ricadute a maggio, in altri anni erano a cavallo dei due mesi. I mesi estivi, invece, sono stati stabili rispetto al 2017 (+1,0% luglio, -1,6% agosto e +0,2% settembre) ma con un calo ad agosto. Sono però dati in fase di consolidamento. Nel complesso la stagione estiva (giugno/settembre) ha visto un aumento degli arrivi (+1,2%) e un calo delle presenze (-1,0%).

 

 

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