Uffizi, Palazzo Pitti, Accademia e Museo di San Marco, i lavoratori di Opera (appalto per la gestione dei servizi biglietteria, accoglienza e bookshop) dicono “no” al taglio di posti e di salario per i lavoratori. E lo fanno con un volantinaggio degli addetti, di Filcams Cgil e di UilTucs a Firenze davanti agli Uffizi e all’Accademia.

Peggiorano le condizioni di 300 lavoratori «Le gare d’appalto per diversi servizi museali di Firenze (Uffizi, Palazzo Pitti, Accademia e Museo di San Marco) – si legge in una nota dei sindacati -, già bandite da Consip (per conto del Mibact) o in via di definizione, secondo Filcams Cgil e UilTucs peggiorano le condizioni dei circa 300 lavoratori di Opera attualmente impiegati (a rischio il 30% dei posti di lavoro e il 30% delle retribuzioni). I direttori Hollberg e Schmidt (Accademia e Uffizi) non sfuggano alle loro responsabilità, non siamo disposti ad accettare compromessi al ribasso sulla pelle dei lavoratori» hanno detto i due sindacati che fanno appello alle istituzioni locali e al ministro Bonisoli «per impedire questo inaccettabile arretramento dei diritti dei lavoratori e quindi della qualità del servizio offerto, in una città che sul turismo fattura milioni e milioni di euro».

Articolo precedenteCalcio violento. Rissa in campo nel fiorentino, 24 squalificati per un totale di 60 giornate
Articolo successivoCaramelle, coriandoli e maschere. Tutto pronto per il Carnevaletto da Tre Soldi