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«Ho scritto questo libro perché volevo che la vicenda riacquistasse anche un po’ di umanità». Così Carolina Orlandi, figlia della compagna di David Rossi, l’ex capo comunicazione di Banca Mps, morto la sera del 6 marzo 2013 precipitando dalla finestra del suo ufficio in Rocca Salimbeni, a margine della presentazione a Siena del suo libro “Se tu potessi vedermi ora” edito da Mondadori.  «Mi interessava che le persone si ricordassero come era David e che tipo di persona era rispetto al ruolo che rivestiva» spiega sottolineando di aver iniziato a scrivere «in un momento in cui non se ne stava più parlando, ora fortunatamente se ne parla molto di più e volevo che da qualche parte tutti gli elementi venissero messi nero su bianco». «In questo libro noi siamo una famiglia normale, quindi David è inserito in un ritratto familiare normale e spero ne sia contento –  ha aggiunto Carolina Orlandi – Ricalarmi nella vita precedente, perché per me esiste veramente un prima e un dopo, è stato molto intenso e doloroso ma allo stesso tempo ho esorcizzato la vita con David nella nostra vecchia casa. Insieme».

«Stiamo cercando nuovi elementi» Martedì saranno 5 anni da quel 6 marzo e da quel giorno la famiglia di Rossi chiede «verità»: «Stiamo cercando nuovi elementi» per le indagini ha aggiunto Carolina Orlandi. «Le indagini sono state chiuse per la seconda volta quasi un anno fa, quindi ora aspettiamo di sapere il responso da Genova per giudicare l’operato dei Magistrati di Siena. Noi comunque andiamo avanti» ha concluso.

 

 

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