Monte dei Paschi ha ceduto un pacchetto di crediti deteriorati (npl) per un totale di 3,5 miliardi. Lo rende noto un comunicato della banca, nel quale si specifica che il «portafoglio di inadempienze probabili (Utp) è ridotto nell’anno di circa 1,9 miliardi rispetto a un target di piano di 1,5 miliardi».

Nel rispetto degli impegni presi In particolare gli accordi vincolanti sottoscritti di Mps prevedono la cessione di un portafoglio di complessivi 2,2 miliardi di crediti unsecured non performing di piccolo importo e consumer credit (cosiddetto ‘progetto Merlino’). «Gli acquirenti del portafoglio, suddiviso in 4 differenti clusters in base al tipo di credito e/o agli importi delle singole esposizioni sono IFIS NPL (Clusters Small e Consumer), Credito Fondiario e Fire (Cluster Mid) e Balbec Capital LP (Cluster Large)» spiega la banca. Un portafoglio di 0,9 miliardi di sofferenze leasing (cosiddetto ‘progetto Morgana’) è stato ceduto a Bain Capital Credit. Infine è stato ceduto un portafoglio di 0,4 miliardi di inadempienze probabili (cosiddetto ‘progetto Alfa 2’). «Con questa operazione la banca realizza, nel 2018, una riduzione complessiva delle inadempienze probabili – afferma Mps – di circa 1,9 miliardi e supera l’obiettivo annuo previsto nel piano di 1,5 miliardi. Tutto il programma di cessioni sarà fattorizzato nel bilancio 2018 con un marginale impatto a conto economico. Merlino e Alfa 2 sono state perfezionate nel 2018 mentre Morgana lo sarà nel corso del 2019». La conclusione di queste operazioni, in aggiunta alla cessione di sofferenze per circa 24 miliardi perfezionatasi lo scorso giugno «rappresenta un importante passo avanti nel processo di derisking previsto dal piano di ristrutturazione 2017-2021 e nel rispetto degli impegni presi con la Commissione Europea», aggiunge Mps, secondo la quale «a seguito di queste operazioni, il Gross NPE ratio proforma al 30/09/2018 è pari a circa il 16%».

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