«Sfidiamo il Comune e l’Ente Palio di Siena a sospendere la manifestazione, a cominciare da quella del 2 luglio prossimo, considerando che sono imputati tre fantini storici del palio di Siena e un veterinario». Così la Lav in una nota alla vigilia dell’udienza preliminare che si svolgerà domani presso il Tribunale di Siena nell’ambito del procedimento che vede indagati tre fantini del Palio di Siena ed un veterinario originario di Viterbo con l’accusa in concorso di maltrattamento di animali, falsità materiali, doping e esercizio abusivo della professione. Guanto di sfida che appare improbabile sarà raccolto.

La LAV si ritiene «tra le parti offese» e aggiunge che «non si può restare indifferenti verso accuse tanto gravi che, se confermate, gettano ombre inquietanti sulla trasparenza della manifestazione». «Se il processo dovesse confermare che il regolamento del Palio è stato aggirato, l’Ente Palio dovrà prendere provvedimenti» specifica la Lav che poi conclude esprimendo contrarietà «a qualsiasi manifestazione che utilizzi cavalli, che siano di purosangue inglese o mezzosangue, al di là di eventuali reati commessi, violazioni ai regolamenti, questioni di sicurezza e rischio di incidenti, e ci batteremo strenuamente affinché queste manifestazioni vengano abolite su tutto il territorio nazionale».

L’accusa Tra le ipotesi di reato contestate dalla Procura di Siena vi è la falsificazione del documento identificativo del cavallo Robinson, il maltrattamento di animali, ovvero dei cavalli Mocambo (positivo a fenilbutazone, ossifenilbutazone, flunixin, desametasone), S’Othierusu (positivo a ossifezone; flunixin) ovvero sarebbe stato somministrato loro un cocktail di farmaci prevalentemente antinfiammatori somministrati in dosi inferiori a quella terapeutica consigliata, al fine di eludere i controlli antidoping, ma la cui combinazione era in grado di determinare un aumento delle performance sportive. Tra le ipotesi di reato vi è dunque l’abusiva somministrazione di farmaci non consentiti e in difetto di abilitazione alla somministrazione; la violazione dei sigilli apposti al cavallo Captain Forest sotto sequestro probatorio: violando i relativi obblighi, avendo cagionato la morte del cavallo e comunque avendolo sottoposto a trattamenti farmacologici non consentiti. Tra le altre accuse: manipolazione e falsificazione della morte di Captain Forest; importazione e messa in commercio di sostanze dopanti, attraverso canali diversi dalle farmacie e in difetto di autorizzazione, di farmaci non in vendita in Italia e nella lista delle sostanze proibite dalla World Anti Dopng Agency. La falsificazione dell’identità del puro sangue Captain Forest sarebbe avvenuta attraverso l’inoculazione di un secondo microchip ai fini dell’ammissione all’albo dei cavalli del Palio, in quanto trattandosi di un puro sangue è escluso per regolamento dal Palio di Siena.

Sempre per aggirare il Regolamento del Palio, ci sarebbe anche l’accusa di falsificazione delle schede tecniche del cavallo Romantico Baio, per l’ammissione alla pre-visita e alle prove mattutine di addestramento, contrariamente al vero trattandosi invece del puro sangue Captain Forest escluso per regolamento del Palio.

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