L’ex campione della Fiorentina Gabriel Batistuta ha fatto visita nelle scorse ore, insieme alla famiglia alle Gallerie degli Uffizi di Firenze. Il viaggio ‘speciale’ di Batigol tra i tesori del museo, avvenuto in orario di chiusura per il pubblico, è durato circa un’ora e mezza, ed in particolare l’ex calciatore viola ha ammirato la ‘Venere’ e la ‘Primavera’ di Botticelli, i capolavori di Leonardo, il ‘Tondo Doni’ di Michelangelo, la ‘Giuditta’ di Artemisia e la ‘Medusa’ di Caravaggio.

Videocollegamento con Schmidt A fare da guida (in spagnolo) a Batistuta e ai suoi familiari, alla scoperta degli Uffizi, è stata Alejandra Micheli della Direzione della Galleria, con il direttore del celebre museo fiorentino, Eike Schmidt, in questi giorni in viaggio all’estero, che ha voluto in ogni caso salutare personalmente il campione viola con un videocollegamento ‘live’, facendogli gli auguri per i suoi 50 anni, celebrati domenica scorsa in piazza Signoria con una grande festa pubblica alla quale hanno preso parte quasi seimila persone. «Firenze è la mia seconda casa, mi sono innamorato di questa città quando sono arrivato e continuero’ ad amarla per tutta la mia vita – ha sottolineato Batistuta – Domenica per me è stato un giorno speciale, e prima di salire in piazza della Signoria ho fatto fatica a pensare a qualcosa. I tifosi mi vogliono sempre di piu’, vivo piu’ la città di quando giocavo, e negli ultimi vent’anni me la godo di piu’. So che mi vogliono bene, ho sempre raccontato nel mondo che qui mi vogliono bene, e lo racconto anche a casa ma i miei genitori ed i miei figli che non mi hanno mai creduto. Ecco perché li ho portati qui con me, e questa gioia per me vale doppio».

«Un desiderio rappresentare la Fiorentina» Infine pensieri sparsi su un suo futuro nel club gigliato. «Rappresentare ufficialmente la Fiorentina in un domani? E’un desiderio, e lo faccio anche se non lavoro per la Fiorentina -ha specificato Batistuta- Quando vado in giro per il mondo sono ex giocatore della Nazionale Argentina e della Fiorentina soprattutto, e cerco di comportarmi nella miglior maniera possibile semplicemente perche’ so che dietro la mia immagine viene Firenze. E’una cosa che mi piacerebbe fare anche ufficialmente pero’ sento comunque la Fiorentina nella pelle e lo faccio anche se non ho lo stipendio dal presidente di turno».

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