Per la presentazione del progetto di riapertura del Corridoio Vasariano «è tutto pronto: ormai è una questione di poche settimane, per verificare quando i vari partecipanti possono essere presenti, ma è tutto predisposto e tutto finanziato, quindi non ha bisogno di ulteriori spinte». Lo ha detto il direttore della Galleria degli Uffizi, Eike Schmidt. «Prevediamo delle celebrazioni per i 250 anni dell’apertura al pubblico degli Uffizi, che ricorrono proprio nel 2019 – ha aggiunto Schmidt -Gli Uffizi nel 1769 sono stati aperti a tutti, la galleria è stata il primo come museo nel senso moderno. Perchè è stato il primo grande museo ad aprire al pubblico nel ‘700: fu Pietro Leopoldo a deciderlo, e fece in modo che non fosse più necessario avere una lettera di presentazione da qualche re o duca per visitare la Galleria, ma entrare fosse possibile per chiunque. C’era solo una condizione: bisognava essere vestiti in maniera degna. Questa clausola dovremmo forse reinserirla nelle condizioni di accesso». In ogni caso, ha poi puntualizzato Schmidt, «il grande ideale di apertura di Pietro Leopoldo ci ispira ancora oggi e cerchiamo di dimostrarlo tutti i giorni».

«Auspico ritorno “Vaso di fiori” nel 2019» «La restituzione del quadro sottratto durante l’invasione nazista? Il mio augurio è che il Vaso di Fiori possa tornare nel corso del 2019 – ha concluso Schmidt -. Anche solo prendendo in considerazione i tempi tecnici di questo tipo di vicende bisogna dire che non sono mai veloci. Questo l’ho visto anche in altri casi, in passato, quando ho lavorato per i musei americani. Dunque se il dipinto potesse tornare nel corso dei prossimi mesi, entro l’anno, sarebbe davvero una cosa bellissima».

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