«Il via libera al piano di ricapitalizzazione e rilancio stenta ad arrivare da parte delle autorità europee; nello stesso tempo anche in queste ore le agenzie di stampa, riprendendo indiscrezioni di autorevoli testate giornalistiche internazionali, diffondono numeri in libertà su esuberi e chiusure di sportelli». Così Dalida Angelini, segretaria generale Cgil Toscana, e Daniele Quiriconi, segretario generale Fisac Cgil Toscana.

«I lavoratori hanno già pagato» «Ci auguriamo che anche questo faccia parte di un poco responsabile gioco tattico, perché l’idea di 10.000 posti di lavoro da tagliare e di centinaia di sportelli da chiudere troverebbe un muro da parte delle organizzazioni sindacali. Sarebbe inaccettabile perché i lavoratori hanno già pagato in questi anni un prezzo alto attraverso sacrifici salariali e occupazionali, ma soprattutto perché una scelta di questo genere prefigurerebbe il venir meno del ruolo della banca come soggetto unico e vettore di sviluppo dell’economia della regione e del Paese»

«Governo abbia ruolo più attivo» «Al Governo italiano – concludono i due sindacalisti – chiediamo un ruolo più attivo di interdizione a progetti insensati industrialmente, e alle autorità di Bruxelles decisioni rapide che tengano insieme l’interesse dei lavoratori e l’interesse generale del Paese».

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