E’ allarme in Toscana per la volontà manifestata dal Governo in merito al settore energia, che di fatto toglie gli incentivi alla geotermia e penalizzando un intero territorio e l’economia del Paese. Di fatto nel decreto sull’incentivazione delle Fonti di Energia Rinnovabile (Fer1) trasmesso dal Ministero dello sviluppo economico al Ministero dell’ambiente si esclude la geotermia toscana dai criteri di incentivazione. «E’ inaccettabile che un settore così importante venga così pesantemente danneggiato» spiegano in una nota il segretario generale della UIL Toscana Annalisa Nocentini e il segretario generale UILTEC Toscana Claudio Di Caro.

«Fonte rinnovabile che produce ricchezza tangibile» «Siamo convinti che non servano politiche che mettano in difficoltà un settore, come quello della geotermia, che occupa oggi più di 3000 addetti tra diretti e indiretti – continuano Nocentini e Di Caro – Servono, al contrario, progettualità e strategie per rilanciare la geotermia toscana, che al momento, purtroppo, non si vedono. La geotermia esiste da 200 anni, è la fonte rinnovabile più antica del mondo e se gestita con professionalità e competenza produce ricchezza tangibile, rispetto dell’ambiente e del territorio con importanti ricadute per tutto il Paese in termini di approvvigionamento energetico sostenibile e di posti di lavoro».
«Pertanto a nostro avviso occorre intraprendere insieme a tutte le parti sociali locali regionali e nazionali, iniziative concrete per sensibilizzare i soggetti coinvolti del disastro economico, occupazionale e ambientale che provocherebbe la revoca degli incentivi alla geotermia  – concludono Nocentini e Di Caro – Come UIL e UILTEC Toscana ci impegneremo in ogni sede per tutelare i lavoratori, l’ambiente e l’industria sostenibile».

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