sarri-martuscelloIl tabellino finale alla fine dice due a zero ma sarebbe una bugia non partire dai 26 tiri tentati nello specchio della porta dal Napoli verso quella dell’Empoli nei primi 45′ della sfida di ieri sera al San Paolo dove in realtà i partenopei alla fine hanno segnato soltanto nella ripresa, prima con Mertens e poi con Chiriches. Il maestro Maurizio Sarri ha impartito una lezione di calcio all’allievo Giovanni Martusciello che ha rimediato l’ennesima sconfitta del campionato degli azzurri toscani, troppa poca cosa davanti allo strapotere tecnico e fisico di Callejon e compagni.

Napoli più forte dell’Empoli La sensazione è che i partenopei abbiano giocato al ‘gatto col topo’ contro la formazione empolese, accelerando e gestendo la partita come volevano e trovando davanti a sé un solo unico ostacolo veramente difficoltoso da superare, il portiere ospite Skorupski, capace di parate prodigiose ed interventi da fenomeno autentico che hanno impedito ai napoletani di sbloccare il risultato prima e dilagare nel punteggio poi. Il dato che più preoccupa in casa toscana è l’ennesima partita senza reti, con gli azzurri che raggiungono quota 660 minuti senza infilare un pallone in porta, con al momento zero reti per tutti gli attaccanti a disposizione di Martusciello, sintomo che non è tanto la sconfitta contro il Napoli, o la preoccupazione in vista della prossima contro la Roma che deve far riflettere, ma una gestione del gruppo assolutamente deficitaria nella produzione di gioco e di iniziativa, soprattutto offensiva.

Martuscello: «Dobbiamo lavorare» «Ho visto una partita piena di difficoltà, com’era logico che fosse.-ha raccontato nel post gara del San Paolo il mister dell’Empoli- La squadra non si è disunita nelle difficoltà, ma in due uscite nostre sciagurate abbiamo preso le due reti. Sul primo gol subito mi è piaciuta molto la reazione della squadra. La fase difensiva è un aspetto sul quale lavoriamo perché ci porta vantaggi. Loro hanno tre attaccanti di velocità e noi volevamo andare a prenderli più alti. Le reazioni sono state buone, mi dispiace per il risultato, ma dall’1-0 in poi ho visto segnali importanti. I gol che abbiamo preso potevamo evitare di prenderli. C’è rabbia anche perché potevo segnare il mio primo gol. Dobbiamo lavorare e cercare di arrivare il prima possibile alla vittoria. Io sono sempre pronto quando il mister mi da l’opportunità. Noi volevamo venire qua a vincere e purtroppo non ci siamo riusciti».

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