Allarme sovrappopolazione per il carcere di Sollicciano: a lanciarlo, con un documento sottoscritto anche da Don Vincenzo Russo, cappellano del carcere di Sollicciano, Tommaso Grassi, consigliere comunale, gruppo ‘Firenze Riparte a Sinistra’, e dall’attore Paolo Hendel, sono i radicali fiorentini dell’associazione Andrea Tamburi. «Al 30 settembre 2017 risultano reclusi a Sollicciano molti più detenuti di quanto struttura e organizzazione, già problematiche, possano gestire: 30% in più sulla capienza attuale. Con l’aggravante di una quota di stranieri estremamente elevata, il 66%» si legge nel testo, presentato oggi in Palazzo Vecchio.

Carenza di organico e assenza di direttore definitivo Tra i tanti problemi segnalati, anche una «carenza di organico del 30%», l’assenza di un direttore definitivo, dopo la rimozione dei vertici in seguito all’evasione di due detenuti nei mesi scorsi, ma, si legge «alleviata solo dalla nomina di un direttore pro-tempore che attualmente garantisce una presenza di un paio di giorni a settimana, senza la necessaria continuità di cui un istituto di tali dimensioni ha bisogno». Sul fronte delle magagne strutturali, invece, i radicali denunciano «falle persistenti nella sicurezza: il muro di cinta del complesso è tutt’ora inagibile e pericolante in gran parte del suo perimetro e il sistema di videosorveglianza ha subito un incremento minimo, restando tuttora inadeguato a garantire l’appropriata vigilanza dell’istituto».

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