Saranno oltre 50mila i cittadini toscani chiamati a esprimere il loro parere sulla fusione dei loro comuni di residenza: Montepulciano e Torrita di Siena (Siena); Bibbiena e Ortignano Raggiolo (Arezzo); Dicomano e San Godenzo (Firenze); Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa (Firenze). Il Consiglio regionale toscano ha approvato lo svolgimento dei referendum, dopo il via libera degli otto Consigli comunali interessati.

Sindaci e assessori La fusione tra Montepulciano e Torrita potrà far nascere un Comune di oltre 21mila abitanti, guidato da un sindaco e cinque assessori, con sedici consiglieri comunali. La fusione dei Comuni di Ortignano Raggiolo e Bibbiena, in provincia di Arezzo, potrà dare vita a un Comune di circa diecimila abitanti, guidato da un sindaco e quattro assessori, con un consiglio comunale di sedici componenti. Dalla fusione tra Dicomano e San Godenzo, in provincia di Firenze, potrà nascere un Comune di quasi settemila abitanti, guidato da un sindaco e quattro assessori, con un Consiglio comunale di dodici componenti. Saranno, invece, dodicimila circa gli abitanti del Comune che potrà nascerà dalla fusione di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa, in provincia di Firenze, guidato da sindaco e cinque assessori, con un Consiglio comunale di sedici componenti. Il consiglio regionale dovrà ora indicare le date dei referendum, che si dovrebbero tenere ad ottobre.

Articolo precedenteAcqua sotto controllo. Ait: «Nessuna criticità in Toscana ma multe a chi spreca»
Articolo successivoDichiarazioni mendaci. In arrivo le sanzioni 2013, i cittadini devono oltre 1 mln all’Asl Toscana sud est