L'assessore alla cultura Becheri
L’assessore alla cultura Becheri

«La soddisfazione è che la Commissione ha colto il fatto che per Pistoia le politiche culturali sono il lievito di tutte le altre politiche di governo della città, cito letteralmente il mio sindaco, Samuele Bertinelli,, che tiene molto a tutte queste iniziative legate a vedere crescere il governo della città proprio attraverso le politiche culturali come diritto di cittadinanza». Lo ha affermato l’assessore alla Cultura del comune di Pistoia, Elena Becheri, a margine della cerimonia al Mibact che ha proclamato la città toscana Capitale italiana della Cultura 2017. «Chi ce la fa a parlare ora? – ha aggiunto Becheri – Il sindaco era impegnato in Consiglio Comunale ed è anche diventato da poco papà. No, non ci aspettavamo questa vittoria – prosegue – penso si sia visto dalla mia faccia al momento della proclamazione». Tra i punti del progetto presentato che più sottolinea l’assessore ci sono «la riflessione sulla cultura urbana con la quarta edizione di “Leggere la città”, che continua a crescere. E il Museo della storia della medicina pistoiese all’ospedale del Ceppo, sul quale ingresso spicca il fregio dei Della Robbia appena restaurato».

Il sindaco: «Pistoia sarà la capitale innanzitutto della Toscana» «Siamo orgogliosi di questo straordinario risultato e soddisfatti perchè il lavoro duro e silenzioso, fatto in questi anni, è stato ora autorevolmente riconosciuto – ha spiegato il sindaco di Pistoia Bertinelli, commentando la proclamazione della città toscana – I nostri complimenti vanno a tutte le altre città candidate. Pistoia sarà la capitale innanzitutto della Toscana e metterà in mostra i talenti e i valori della nostra straordinaria terra. E sarà la grande occasione anche per mostrare Pistoia che è una città d’arte di grande rilievo che così acquisterà il ruolo che merita».

Il governatore Rossi: Premiato un progetto convincente e condiviso» «Esprimo grande soddisfazione per il riconoscimento che è andato a Pistoia, designata capitale della cultura 2017» è la dichiarazione del governatore della Toscana Enrico Rossi. «La decisione, per quanto inaspettata dai più, va a premiare un progetto convincente e condiviso di valorizzazione del patrimonio culturale locale. Mi complimento con il sindaco Samuele Bertinelli, ringrazio la commissione che ha esaminato le candidature e sono certo che anche il ministro Franceschini non mancherà di far avere il suo sostegno alla realizzazione dei progetti che stanno alla base della nomina. La Regione – ha aggiunto Rossi – è pronta a collaborare con gli amministratori pistoiesi e a fare la sua parte per la miglior riuscita del disegno complessivo che sta alla base del successo pistoiese. Credo che alla base della vittoria di Pistoia ci siano progetti come quello del recupero e della valorizzazione anche a scopi culturali dell’antico complesso dell’ex ospedale del Ceppo, un disegno che vede la Regione come partner. Ne escono confermate anche la vocazione di Pistoia come città dai molti musei, dalle importanti biblioteche e dai numerosi appuntamenti culturali, in grado di spaziare dal Blues, all’antropologia, alle trasformazioni urbane, all’arte contemporanea. La scelta convincente e vincente ritengo sia stata quella di proporre un percorso capace di rendere duraturi e fruibili i servizi sui quali si interviene, nel segno di una cultura diffusa e a tutto tondo».

Il plauso della “rivale” Pisa Fra i comuni italiani in ballo per l’ambito riconoscimenti di capitale della cultura per il 2017 c’era anche Pisa. «Ho telefonato al mio collega Samuele Bertinelli per complimentarmi – ha dichiarato il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi – Le proposte erano tutte belle e importanti, come ha detto il presidente della Commissione di concorso Cammelli. La nostra città di certo portava in dote una notevole base di lavoro fatta d’investimenti europei e comunali in beni culturali, con pochi eguali e di grandi potenzialità future”. “In questa occasione chiediamo al Ministero dei Beni Culturali certezza dei tempi di realizzazione del Museo delle Navi Antiche, con i finanziamenti già programmati. A Pisa, come alle altre città che non hanno prevalso – ha aggiunto Filippeschi – resta comunque da sviluppare un bel patrimonio di progetti e di partecipazione di forze della cultura. Ancora una volta, grazie a tutti coloro che hanno dato idee e disponibilità che saranno ancora valorizzate».

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