fusione_comuni«Siete favorevoli alla proposta di istituire il comune di Sabbiano-Capolona, per fusione dei comuni di Subbiano e Capolona, di cui sulla proposta di legge di iniziativa popolare numero 2 del 2016?». Ecco il testo del quesito a cui saranno chiamati a rispondere i cittadini dei due comuni del Casentino. Lo ha deciso il Consiglio regionale toscano, che ha deliberato a maggioranza di svolgere il referendum consultivo. Il nuovo comune avrebbe oltre undicimilasettecento abitanti, sedici consiglieri comunali ed una giunta con cinque assessori.

Sabbiano-Capolona, un referendum per la fusione E’ stato il presidente Giacomo Bugliani (Pd) ad illustrare in aula l‘intenso lavoro svolto sul tema dalla commissione Affari istituzionali, che ha ascoltato non solo i rappresentanti del comitato promotore, forte di un numero considerevole di firme raccolte, ma anche i sindaci dei due comuni. Questi si sono espressi in maniera difforme: il sindaco di Capolona Alberto Ciolfi con un «deciso parere favorevole» e con «alcune riserve» il sindaco di Sabbiano Antonio De Bari. Successivamente la proposta di legge è stata inserita nel più ampio dibattito che investe i processi di fusione nel Casentino, oggetto di una seduta speciale della commissione a Bibbiena, dove sono stati ascoltati non solo i rappresentanti istituzionali, ma anche le associazioni sindacali e di categoria.

Il dibattito in Regione «Quello che stiamo discutendo è un elemento che si inserisce nell’iter istruttorio delle proposte di legge sulle fusioni – ha precisato Bugliani – L’indizione di un referendum non determina problemi di incompatibilità di proposte normative sovrapponibili o parzialmente difformi». «Negli ultimi mesi il tema delle fusioni è stato utilizzato molto spesso come un manganello da dare in testa all’avversario politico, invece che come risposta alle esigenze di semplificazione ed efficienza istituzionale ed amministrativa», ha osservato Stefano Mugnai (FI), secondo il quale il Consiglio regionale non dovrebbe limitarsi ad un ruolo notarile, ma avanzare una proposta complessiva sul Casentino. Per questo ha annunciato il suo voto contrario. A favore, invece, la dichiarazione di voto di Gabriele Bianchi (M5S) sulla proposta di legge «condivisa sia dai consigli comunali, sia dai cittadini». A suo parere non è opportuno accelerare i processi di fusione, per i quali occorre la massima partecipazione. «Non siamo solo a favore sul metodo, ma anche nel merito di questa fusione razionale e sensata – ha affermato infine Tommaso Fattori (Si) – Sono comuni dalle caratterisitiche molto simili, che hanno già in comune molti servizi».

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