In Toscana la geotermia soddisfa più del 30% del fabbisogno elettrico regionale mentre a livello nazionale è in grado di coprire il 2% circa dei consumi italiani. E’ quanto rende noto Enel, che parla di nuovo «primato» sulla base dei dati ufficiali sui consumi 2016 pubblicati da Terna. In particolare «sul totale dei consumi toscani del 2016, pari a 19.073 GWh, la geotermia con i suoi 5.871 GWh soddisfa il 30,78% del fabbisogno elettrico regionale superando così la soglia del 30% e continuando a far crescere la produzione da fonte rinnovabile sul territorio regionale. Il 2017 si era aperto con un nuovo record nel settore delle rinnovabili italiane grazie alla geotermia toscana: i dati di Enel Green Power, infatti, rivelavano che nell’anno solare 2016 le 34 centrali geotermiche in esercizio sul territorio regionale avevano fatto registrare una produzione di 5.871 GWh, cifra record che superava il risultato dell’anno precedente quando la produzione era stata di 5.820 GWh».

Calore per case, aziende e agricoltura «I quasi 6 miliardi di KWh prodotti in Toscana forniscono anche calore utile a riscaldare oltre 10mila utenti residenziali nonché aziende dei territori geotermici, circa 30 ettari di serre e caseifici e contribuiscono ad alimentare una importante filiera agricola, gastronomica e turistica con oltre 60mila visite annue». In Toscana Enel Green Power gestisce il più antico complesso geotermico del mondo e detiene «il know how della geotermia che esporta in tutto il pianeta. Delle 34 centrali geotermoelettriche (per un totale di 37 gruppi di produzione) di Enel Green Power, 16 sono in provincia di Pisa, 9 nel Ssnese per 10 complessivi gruppi di produzione e altrettante nel grossetano per un totale di 11 gruppi di produzione».

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