bernardeschiFiorentina–Lazio di domenica prossima, lunch match della settima giornata del girone d’andata, sarà anche la sfida sulle panchine fra Stefano Pioli, ex difensore gigliato fra le stagione 1989-1995, e Vincenzo Montella, l’uomo che più di tutti ha “purgato” con la Roma la formazione biancoceleste. Addirittura  nell’annata 2001-2002 l’Aereoplanino mise a segno un poker di gol agli aquilotti, tanto da costringere l’allora tecnico laziale Zaccheroni a dover sostituire il marcatore dell’oggi allenatore di Castello di Cisterna, Alessandro Nesta, all’intervallo. E proprio dalla cabala favorevole di Montella con la Lazio ripartirà anche la Fiorentina, nell’incontro che per i gigliati deve segnare la continuità con il successo ottenuto contro l’Inter prima della sosta per gli impegni delle nazionali. Una vittoria quella con i nerazzurri che ancora porta ad effetti positivi visto che il magic moment di quella serata al Franchi, con tanto di abbraccio di Tomovic a parte del settore Maratona, si è poi tradotto nella leggenda dei pantaloncini neri, tanto cari ai supporters gigliati, e finalmente usati dalla Fiorentina, ma soprattutto con le prestazioni di quel match non l’ha giocato: da Manuel Pasqual in Nazionale maggiore a Federico Bernardeschi in Under 21.

Bernardeschi uomo della provvidenza Quest’ultimo è un’arma che Montella potrebbe decidere di lanciare dal 1’ qualora Juan Gulliermo Cuadrado, tornato solo giovedì sera dagli impegni con la sua Colombia, si rivelasse troppo stanco per impegnare difensivamente parlando la Lazio. Una bella favola quella di Bernardeschi che piace tanto ai tifosi viola visto che il classe ’94 di Massa e Carrara è cresciuto per oltre dieci anni nel settore giovanile gigliato, e quindi è simbolo di appartenenza e fedeltà ai colori. Montella fino ad oggi ha dosato gli impegni per il proprio numero 29, ma sapendo che certi ‘magic moment’ vanno saputi sfruttare, e stante le difficoltà di Mario Gomez e Giuseppe Rossi a rientrare dai rispettivi infortuni, sta fiutando che per Bernardeschi è forse il momento di togliere certi freni, e lanciarlo in via definitiva. Dall’altra parte, come avversaria, ci sarà una Lazio che sui giovani ha costruito questa nuova sua fase di rinascita, con i giovanissimi Cataldi e Keita, fiori all’occhiello. Proprio quest’ultimo, spagnolo di origine senegalese, se selezionato titolare da Pioli, si troverebbe di fronte Khouma El Babacar, un altro ragazzo terribile della nuova Fiorentina, nato a due passi da Dakar, ed autore di un gol magnifico contro l’Inter. Una rete non dà Montella calciatore ma che è stata fra le più cliccate sul web negli ultimi dieci giorni di astinenza da calcio italiano vero.

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