Terza vittoria consecutiva, ennesimo successo per uno a zero, per la Fiorentina guidata da Paulo Sousa che ha liquidato con un semplice gol del subentrato ad inizio ripresa Babacar dopo aver dominato in lungo ed in largo la sfida contro un Bologna troppo rinunciatario. Decimo centro per l’attaccante senegalese che fa sì che i gigliati possano ancora sperare nel sogno di tornare in Europa grazie anche alla non vittoria del Milan a Pescara. Al termine di una sfida non certamente fra le più brillanti degli uomini allenati dal portoghese che il giorno precedente si era prodotto in un ‘baccalà di aprile’ annunciando una presunta doppia offerta di rinnovo nei suoi confronti, Borja Valero e compagni, fra l’altro con lo spagnolo tornato in grande spolvero, dimostrano che stanno dalla parte dell’uomo di Viseu, regalandosi ancora vita per le ultime otto giornate.

Babacar crede nell’Europa La rete del classe ’93 prodotto del settore giovanile viola chiude il cerchio su un predominio territoriale quasi completo, con i felsinei vivi solo dal 10′ in poi grazie all’ingresso di Dzemaili. E se alla fine la pioggia abbattutasi nella ripresa ha scoraggiato molti a presentarsi al Franchi, la dirigenza viola non ha rilasciato parole nel post gara, con l’opportunità di non creare nuove diaspore dialettiche con Paulo Sousa da parte del triumvirato Andrea Della Valle-Cognigni-Corvino. «Vorrei più spazio per me in campo ma so che ci vuole pazienza e quindi sono principalmente felice per la vittoria di squadra più che contento per il mio gol – ha raccontato nel post gara Babacar -. Devo solo cercarmi di far trovare pronto e dare continuità alle mie prestazioni. Speriamo ancora di arrivare in Europa e vogliamo giocarci al massimo le ultime giornate di campionato».

Sanchez centrale Fra i migliori in campo per la Fiorentina il colombiano, Carlos Sanchez. «La vittoria contro il Bologna è stata importante, è un bel segnale, stiamo dando continuità e siamo sulla strada giusta per avere un’opportunità di qualificarci per le prossime coppe europee – ha sottolineato lo stesso Sanchez -. Penso che abbiamo fatto una partita bellissima, il risultato dice che abbiamo fatto un solo gol ma ne potevamo fare uno-due in più, però il risultato finale è ciò che conta. Siamo una squadra che crediamo alla possibilità di andare in Europa, quello che dobbiamo fare è vincere. Alla fine vedremo ma noi dobbiamo fare il nostro lavoro prima di pensare alle altre squadre. Se continuiamo a vincere, poi vedremo dove saremo arrivati». Carlos Sanchez è stato schierato contro il Bologna in maniera anomala come centrale di difesa. «L’idea di giocare centrale è nata da una chiacchierata con il mister – ha sottolineato il colombiano -. Lui mi ha chiesto se avevo giocato prima in quella posizione, io gli ho risposto di sì ma che non avevo mai iniziato una gara in quella zona. Ero però disposto a giocare più indietro, lui mi ha detto che gli sarebbe piaciuto schierarmi in quella posizione, gli ho risposto che ero a disposizione, e così è nata la possibilità di giocare come difensore. Ho lavorato in allenamento, e Paulo Sousa mi ha dato fiducia. Dieci giorni fa in nazionale ho giocato centrocampista, quando abbiamo vinto due partite importantissime per andare ai mondiali in Russia. Qui ho fatto una gara da difensore, penso di aver giocato benissimo ma posso giocare ovunque si voglia. La cosa più importante è che sono felice, e che sono a disposizione della Fiorentina. Giocare in mezzo, giocare dietro o di lato, è importante solo se fatto per bene e per il bene dei miei compagni».

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