Salah dopo il gol di San Siro contro l'Inter (foto: Ansa)
Salah dopo il gol di San Siro contro l'Inter (foto: Ansa)
Salah dopo il gol di San Siro contro l’Inter (foto: Ansa)

Milano è la città italiana con il più alto numero di rappresentanti di egiziani in Italia. Ristoranti egiziani, negozi di oggettistica tipica del paese delle Piramidi, boutique di vestiti creati sul Nilo. Non poteva quindi essere altrimenti che a segnare il gol che ha consentito alla Fiorentina di ottenere la prima vittoria a San Siro contro l’Inter sotto la gestione della famiglia Della Valle, ultra-decennale, ed i primi tre punti a vent’anni di distanza dall’ultima volta, oltre vent’anni, fosse stato Mohamed Salah. Il classe ’92 di Bastion, regione del nord dell’Egitto, ha messo in porta il suo quarto gol su sei presenze complessive con la Fiorentina, il tutto condito da dribbling illuminanti, assist al bacio e giocate che hanno mandato in visibilio i tifosi gigliati.

Salah ha già conquistato Firenze La frase che già circola dalle parti dell’Arno è: «Cuadrado chi?», parafrasando la celebre frase che Matteo Renzi affibbiò all’allora viceministro dell’economia Stefano Fassina, declinato in salsa fiorentina, ovvero indirizzando il tutto all’ex esterno colombiano finito nella scorsa sessione invernale al Chelsea. In questo senso va registrata l’indiscrezione di mercato del patron gigliato Andrea Della Valle, anche lui presente ieri pomeriggio a San Siro, che ha rivelato: «Seguivamo Salah fin dai giorni dello scorso Natale, nel possibile affare Cuadrado. Non è qui a caso». Dunque Salah è diventato giocatore viola solo il 30 gennaio scorso, ma in realtà tutto era progettato da oltre un mese prima.

Il successo della Fiorentina sull’Inter Una vittoria eroica quella della Fiorentina a San Siro perché gli ultimi tredici minuti sono stati di pura sofferenza per Pasqual e compagni visto che sono rimasti prima in dieci e poi in nove, in quanto erano già state effettuate le tre sostituzioni consentite, l’ultima poco prima dell’infortunio di Tomovic, e poi anche prima dello stop di Savic. «Tredici minuti in nove? Tredici anni di vita in meno per me…», ha detto sorridendo il ds gigliato Daniele Pradè nella pancia di San Siro, mentre tifava Torino, che poi è riuscito a bloccare il Napoli, e a riportare la Fiorentina a tre punti dal traguardo sognato del terzo posto finale in campionato.

Gioia a San Siro, mente allo Stadium Tornando a Salah l’unico motivo che attualmente desta preoccupazione fra i tifosi viola è la formula con cui è arrivato dal Chelsea: prestito per sei mesi, rinnovabile, ma a quel punto con inevitabile pagamento del suo ricco ingaggio, oltre tre milioni di euro, e poi eventuale riscatto fra 18 mesi ad una cifra di poco inferiore ai venti milioni di euro. Esiste un’opzione diretta per riscattarlo o i Blues di Mourinho potrebbero riprenderselo già fra poche settimane? E mentre sui social network si scatena l’ironia anti-Inter grazie al gol di Salah, tipo fotomontaggio con il profilo di Eric Thoir, patron nerazzurro, che pronuncia la frase: «Che peccato, Salah per la prossima volta», gli occhi in casa Fiorentina sono già proiettati alla prossima sfida nel calendario senza soste della formazione gigliata, quella alla Juventus, di giovedì sera, allo Juventus stadium, valida per la gara di andata di semifinale di Coppa Italia. E qual è la seconda città per rappresentanza di cittadini egiziani in Italia. Torino of course. Il Faraone viola già scalda gli scarpini.

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