Pionta, ruderi nel Campus
Pionta, ruderi nel Campus
Pionta, ruderi nel Campus

Dopo centinaia di segnalazioni e proteste da parte di cittadini, studenti universitari e organismi di stampa sembra che le istituzioni aretine si siano unite per riqualificare l’area del Pionta. Negli ultimi tempi la zona,  una delle più belle di Arezzo al cui interno trova spazio l’Università e l’antichissimo parco archeologico del Vecchio Duomo, era diventata tristemente famosa per episodi di spaccio, violenza, abbandono, incuria e forte degrado. Per correre ai ripari e riportare questa vasta area di Arezzo a livelli di vivibilità accettabili,  è stato firmato oggi un accordo di collaborazione tra Comune, Asl, Provincia, Università e Soprintendenza, i cui interventi inizieranno a breve.

Scavi archeologici Pionta
Scavi archeologici Pionta

Il progetto condiviso «Quella del Pionta è un’area fondamentale della città – ha dichiarato il pro sindaco Stefano Gasperini, che per la firma dell’accordo ha convocato stamani la riunione di Giunta proprio nella palazzina dell’Orologio dell’Università – Il Pionta è una zona da riconquistare con la sicurezza e lo sviluppo di quotidiane attività. È per questo che abbiamo messo a punto un progetto mirato, condiviso tra tutti gli enti». I lavori si concentreranno inizialmente sulla costruzione di una pista ciclabile che permetta di attraversare l’area del Pionta, collegando direttamente la vicina stazione ferroviaria, il campus universitario e l’ospedale, fino al congiungimento con una rete ciclabile pre-esistente che porta fino al Sentiero della Bonifica. Punti cardine del progetto sono anche fruibilità e sicurezza: verrà presto installato un nuovo impianto di illuminazione a risparmio energetico, telecamere, copertura wi-fi, manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree verdi e stradali, che andranno a migliorare quella che a detta degli studenti è la «giungla universitaria del Pionta, con tanto di paludi fangose e siringhe».

Tredici ettari di vita e di verde nel cuore di Arezzo Prendersi cura del Pionta non significa solo preoccuparsi del campus universitario, ma tenere conto dell’area verde di grande significato paesaggistico, storico e culturale, interamente di proprietà  pubblica, all’interno della quale sono insediate molte attività appunto pubbliche, edifici a destinazione sanitaria, un asilo nido, strutture per scuole superiori. L’area, che ha una superficie complessiva di circa 13 ettari, rappresenta una cerniera di collegamento tra il centro storico cittadino, la stazione, l’ospedale e i quartiere di Saione e Pescaiola.

I costi e i finanziamenti Con questo accordo di programma i firmatari danno l’onere al Comune di Arezzo, in quanto soggetto capofila proponente,  di presentare la proposta progettuale alla Regione Toscana, per un importo di 487mila euro (ai sensi del bando di cui alla DGR n. 174 del 10/03/2014) per conseguire il co-finanziamento dell’intervento di realizzazione della pista ciclabile che attraversa il Parco. Per quanto riguarda l’intervento di manutenzione straordinaria dell’area Pionta, che riguarda illuminazione, sicurezza e verde, i costi sono di circa 200mila euro. Sarà inoltre indetto a breve un bando  per dotare tutta l’area di nuova illuminazione a led (oltre 100 punti luce) con videosorveglianza e copertura wi-fi. Tutti questi interventi vedranno una compartecipazione del 40% a carico del Comune, del 40% a carico della Asl  e del restante 20% all’Università. L’area del Pionta, dopo anni di abbandono e degrado, sembra, almeno nelle intenzioni, destinata a rinascere.

 

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