«I riflettori si accendono solo quando si arriva all’emergenza nazionale, come con la vicenda della E45, ma le strade gestite da Anas in Toscana vivono criticità costanti, come sa bene chi le percorre. E’ la conseguenza di tantissimi chilometri da seguire con pochi addetti e poche risorse». E’ quanto chiedono il segretario generale della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni, e la responsabile regionale Fit per Anas, Rossella Tavolaro, parlando della manutenzione stradale nella nostra regione: per il sindacato servono almeno 50 assunzioni e ulteriori risorse. «Attualmente – si spiega – Anas, in Toscana, gestisce circa 1700 km di strade e superstrade, circa 1000 fra ponti e cavalcavia». La normativa vigente, prosegue la Cisl, «prevede che ogni squadra sia composta da un sorvegliante e 5 operatori e sovrintenda a 40/60 km di strade. In Toscana al momento siamo ampiamente al di fuori di questi parametri, perché tutto il personale di esercizio supera di poco le 90 unità, tra cantonieri, sorveglianti, capi nucleo e capi centro e manutenzione programmata. Tutto ciò incide sulla sicurezza, come abbiamo denunciato assieme alle altre organizzazioni sindacali, in una lettera inviata alla prefettura di Firenze lo scorso 31 gennaio, dichiarando lo stato di agitazione se le cose non cambieranno». Nel 2017, nel quadro di un accordo nazionale, la Regione Toscana ha ceduto 550 km di strade all’Anas, nell’ottica di avere un unico gestore e migliorare l’esercizio/viabilità per i cittadini. L’area compartimentale della Toscana si è trovata a gestire quasi un terzo in più dei km sempre con lo stesso numero di persone. «La situazione – concludono i due sindacalisti Fit – è allarmante e necessita di assunzioni massicce di personale in pianta stabile».

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