«Chi inquina paghi. Si tratta di sversamenti criminali che mettono a rischio ambiente ed economia turistica. Individuare al più presto i responsabili». A dirlo è Legambiente in merito alla recente «dispersione in mare e il conseguente spiaggiamento di grumi di materiale schiumoso lungo la costa toscana. Solo in mare sono state raccolti 350 kg di questi materiali, questi stessi sono stati rinvenuti in moltissime spiagge, anche dai tecnici di Goletta Verde e purtroppo sulle spiagge continuano ad arenarsi». Si legge in una nota dell’associazione che, insieme all’imbarcazione Goletta Verde, da domani sarà all’Isola d’Elba, ormeggiata fino al 29 giugno a Portoferraio.

Trovate schiume sintetiche Anche durante i monitoraggi sulla qualità delle acque che in questi giorni stanno eseguendo i tecnici di Goletta lungo le coste toscane sono state trovate, informa la nota, le schiume sintetiche: a Pietrasanta – Fiumetta; a Scarlino – Canale Solmine, Marina di Grosseto, che si aggiungono a tutte le altre aree della costa già denunciate, all’Isola d’Elba, sulle coste del Parco regionale della Maremma e in Liguria.

«A rischio economia e ambiente» «Si tratta di sversamenti criminali, che mettono a rischio ambiente ed economia turistica – afferma Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente -. Non è tollerabile che possano ancora oggi verificarsi incidenti simili, tanto più di questa entità. Il materiale è stato riscontrato, dai tecnici di Goletta Verde su diverse spiagge della Toscana, e segnalazioni ci sono giunte anche dalla Liguria. In una zona preziosa e delicata dal punto di vista della biodiversità, quale è il santuario dei cetacei Pelagos. Nel frattempo occorre fare il possibile, e in maniera veloce, per ridurre i danni. Chiediamo alle autorità preposte, che sono prontamente intervenute fin dai primi momenti e stanno per risolvere il problema, di non sottovalutare le operazioni di rimozione di questi rifiuti in mare e dalle spiagge. Occorre provare a ridurre il rischio per la fauna marina e per la stessa attrattiva turistica delle spiagge toscane proprio all’inizio della nuova stagione balneare. Un’allerta che bisogna tenere alta per le prossime settimane e mesi perché lo spiaggiamento di questi materiali è imprevedibile e se non raccolto si frammenta disperdendosi irreversibilmente nell’ambiente costiero e marino, rendendo il recupero difficile se non impossibile».

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