gaza-israeleAlcuni medici italiani hanno trascorso una settimana nella Striscia di Gaza, all’European Gaza Hospital di Khan Yunis, per insegnare ai medici palestinesi l’ecografia clinica in emergenza-urgenza, una specialità in cui l’Italia eccelle per casistica, pubblicazioni, ricerca scientifica. Una metodologia efficace, a basso costo, basata su domande semplici e risposte rapide per interpretare la sintomatologia del paziente in situazioni di emergenza-urgenza. Lo rende noto l’Azienda ospedaliero universitaria pisana.

Corso teorico e pratica su volontari Si tratta di un modus operandi clinico che è stato trasmesso a una quindicina di medici locali attraverso un corso teorico-pratico con lezioni frontali, pratica su volontari sani e un periodo di tutoraggio, affiancando i corsisti nella raccolta degli esami sia in Pronto soccorso che nei reparti. Il gruppo è partito sotto l’egida dell’associazione Pcrf-Palestine children’s relief fund, ong con il supporto anche dell’associazione Rainbow4Africa, di cui alcuni sono membri e volontari, nell’ambito della missione “Cooperazione sanitaria toscana per l’emergenza a Gaza” approvata dalla Regione, di cui è titolare appunto la Pcrf Italia. Per l’Aoup, dal 10 al 18 dicembre, erano presenti Alessandro Cipriano e Francesca Frassi, entrambi strutturati nella Medicina d’urgenza e di pronto soccorso dell’Aoup diretta da Massimo Santini. Con loro Stefano Spinelli, attivista di Pcrf nonché laureando in Medicina a Pisa, con tesi proprio sulla medicina d’urgenza nella Striscia di Gaza. Del team hanno fatto parte anche Baldassare Ferro, anestesista dell’ospedale di Livorno e Alessandro Lamorte, medico d’urgenza dell’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano (Torino)

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