«Ai nostri barberi, fantini e cittadini dico: non fatevi cogliere dalla sindrome di Tornasol, non abbiate paura di correre». Così il sindaco di Siena Bruno Valentini nella tradizionale conferenza stampa che precede il Palio riferendosi metaforicamente a Tornasol, cavallo che il 2 luglio scorso si rifiutò di correre. «Siena, come il Palio, è capace di correre più forte delle sue paure» ha aggiunto Valentini sottolineando come quanto accaduto il Palio scorso sia «metafora di come le difficoltà non ci blocchino ma ci facciano uscire ogni volta più forti».

Previsione e appello «Sarà un Palio molto combattuto». Questa la previsione di Valentini che, in scadenza di mandato, ha ricordato come quello di oggi potrebbe essere il suo ultimo Palio da sindaco di Siena e, rivolgendosi ai cittadini ha detto: «abbiamo bisogno di rettitudine e coraggio, non solo di soldi; non perdete la libertà e l’onestà e non accettate che si torni al passato facendo riemergere mostri e fantasmi che hanno avuto responsabilità nel disastro morale ed economico della città».

Ennesimo esposto Lav «Nei giorni scorsi ho ricevuto l’ennesimo esposto della Lav perché non sospendo il Palio». Ha poi rivelato Valentini nel corso della tradizionale conferenza stampa che precede il Palio. «Al Mipaaf si sta discutendo su leggi che regolamentino le corse di cavallo, sia nella gestione tecnica che in tema di antidoping, la materia è in evoluzione e vogliamo essere ascoltati» ha aggiunto il sindaco chiedendo «un approccio flessibile, non siamo una partita di calcio, un concerto o una sagra di paese» e «regole che sappiano leggere e interpretare una piazza e una storia, se siamo qui da 400 anni ce lo siamo meritati, vogliamo essere ascoltati». «Dateci tempo e modi per trovare misure adeguate alla nostra unicità» ha concluso il sindaco di Siena.

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