sportRiunire in un’unica normativa regionale le leggi in materia di sport attualmente vigenti, arricchire le finalità e gli obiettivi che stanno alla base del concetto di attività sportiva, maggiormente declinato negli aspetti sociali, salutistici ed etici, incentivare l’attività fisica all’interno dei percorsi scolastici. Sono questi alcuni dei punti piu’ importanti della nuova legge regionale toscana sullo sport che è stata approvata ieri pomeriggio in Consiglio regionale. «Mettiamo ordine in tutta la disciplina precedente ormai datata e rafforzato gli aspetti educativi, sociali e salutistici legati alla pratica sportiva. – ha raccontato la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi – Ma anche quelli etici visto che siamo stati i primi in Italia a varare una Carta Etica, nel 2011, e ai principi in essa contenuti ci siamo ispirati per rielaborare la nuova legge».

Lo sport come obiettivo comune a tutte le forze politice «Un aspetto importante di quest’ultima è quello che riguarda l’affidamento e la gestione degli impianti pubblici che restano nella disponibilità dei Comuni – ha aggiunto Stefania Saccardi – i quali però dovranno attenersi a determinati criteri dandoli in affidamento. Un elemento nuovo riguarda il radicamento territoriale delle società affidatarie». La nuova legge, ha concluso Saccardi, «è il risultato di un lavoro prezioso, compreso da tutto il Consiglio e coordinato sapientemente dal consigliere Parrini che rende lo sport un obiettivo comune a tutte le forze politiche».

I punti chiave della nuova legge Semplificazione delle procedure, accorpamento delle discipline normative, estensione del concetto di attività sportiva anche alle attività ludico-motorie-ricreative sono i punti chiave secondo Gianluca Parrini, membro della quinta commissione sport della Camera dei Deputati, che ha anche parlato dell’aspetto relativo alla valorizzazione degli impianti sportivi. «E’ stata rivista in modo radicale la disciplina precedente e – ha specificato Parrini – nel rispetto dell’autonomia regolamentare dei Comuni, che dovranno stabilire i criteri di affidamento in gestione, sono stati individuati alcuni concetti per far sì che l’entità e la durata dell’affidamento siano commisurati agli interventi di miglioramento degli impianti stessi, che gli affidatari si impegneranno a fare». Tra le finalità contenute nell’articolo 1 della nuova legge regionale sullo sport il contrasto al doping, la valorizzazione del talento agonistico, l’educazione fisica diffusa nelle scuole di ogni ordine e grado, l’attuazione delle politiche comunitarie in materia sportiva, la valorizzazione delle tradizioni sportive locali e del volontariato.

 

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