I lavoratori si tagliano lo stipendio e l’orario di lavoro, e riescono così ad evitare i licenziamenti. Succede alla Falegnami, la storica azienda di camere da letto e armadi attiva da 72 anni a Castelfiorentino. Grazie al senso di responsabilità dei lavoratori «sono stati evitati 29 licenziamenti (giusto alla scadenza della procedura di mobilità che era stata aperta) a fronte della trasformazione del rapporto di lavoro di tutti i 61 dipendenti da tempo pieno a part time a 21 ore settimanali (trasformazione che partirà dal 24 marzo e fino al 30 settembre 2019)» si legge in una nota di Cgil Toscana. «Ieri, dopo settimane di mobilitazioni e trattative estenuanti – prosegue la nota – , la firma dell’accordo (presentato stamani in conferenza stampa nella sede Cgil a Empoli) a Firenze tra Fillea Cgil, Rsu e azienda dopo la mediazione della Regione. A luglio è previsto un incontro in Regione tra le parti per fare il punto sull’accordo e verificarne l’attuazione».

«I lavoratori hanno scommesso sul loro futuro» «Il passaggio era stretto, grazie al senso di responsabilità è stato trovato un accordo che può rappresentare un modello da prendere come riferimento – spiega Sergio Luschi (Cgil Empoli): in tempi dove regna il ragionamento individuale, qui è stato fatto un ragionamento collettivo. Il valore dell’accordo, che segna un avanzato punto di sintesi rispetto alle condizioni di partenza, va oltre anche l’accordo stesso: ci parla di solidarietà, di lavoratori disposti a ridursi lo stipendio per salvarsi tutti, di lavoratori che scommettono anche sul futuro della propria azienda. Il tutto, in una realtà territoriale che ha patito e sta patendo fortemente i morsi della crisi economica e dove la Falegnami rappresenta un’azienda simbolo». «E’ una vicenda di solidarietà, unità e sacrificio – aggiunge Alessandro Lippi (Fillea Cgil Firenze) che premia la mobilitazione e l’impegno dei lavoratori, la disponibilità dell’azienda e l’impegno delle istituzioni».

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