Ad accendere la scintilla è stata a Firenze la consigliera comunale del M5s Silvia Noferi: «Abbiamo letto attentamente in questi giorni i numerosi articoli di giornale sui progetti che interessano l’area di Castello: nuovo aeroporto, nuovo stadio e nuova Mercafir. L’operazione pare complessa, densa di incognite ma capace di smuovere una montagna di soldi: tre nuove grandi opere concentrate nel tempo e nello spazio. L’inceneritore ormai è tramontato altrimenti sarebbero state quattro, ma anche così i conti non tornano. Come recita un antico proverbio: “Non si possono fare i conti senza l’Oste” e in questo caso l’Oste è il nuovo governo, soprattutto il nuovo Ministro delle Infrastrutture».

Insomma la consigliere grillina ha fatto capire che con il nuovo governo gialloverde, con maggioranza M5s-Lega, le grandi opere ed infrastrutture su cui da tempo si sta lavorando in Toscana, dalla nuova pista dell’aeroporto di Firenze, alla Tav, passando per la Tirrenica, potrebbero essere rimessi in discussione con il cambio di dicastero a livello ministeriale ed il passaggio da Graziano Delrio a Danilo Toninelli. «Noi non ci siamo ancora abituati ad avere il M5S al governo e per questo comprendiamo che sarà ancora più difficile per voi, Partito Democratico nell’ultimo avamposto del renzismo, capire che adesso i giochi sono cambiati. -ha aggiunto Noferi- Non si tratta solo di un domino: “Metto questo stadio qui, tolgo il mercato là, ruoto la pista così”. Non si tratta di trovare una “scorciatoia” per accorciare i tempi e arrivare prima delle amministrative del 2019 ad avere tutto l’occorrente (permessi, progetti e ditte) per la costruzione della più grande concentrazione di opere infrastrutturali del dopoguerra».

Il sindaco: «Pensare di azzerare le opere pubbliche della nostra città è folle» Dopo qualche giorno di riflessione è arrivata la risposta piccata alle parole della Noferi, del sindaco Dario Nardella. «Ai fiorentini il vino dell’oste arrogante non interessa, ci serviamo da noi-ha sottolineato il primo cittadino del capoluogo di regione toscano- I fiorentini rispediscono al mittente queste minacce e queste battute sgradevoli. Più cercheranno di mettere le mani sulla città, più noi fiorentini tutti quanti sapremo come difenderci e come andare avanti. Io non retrocedo di un millimetro sul mio programma di governo, su quello che tutta Firenze vuole: sulle opere pubbliche, perché le opere pubbliche portano lavoro. Pensare di azzerare le opere pubbliche della nostra città e dunque pensare di portare le lancette di Firenze indietro fino al medioevo è semplicemente folle, e noi lo impediremo con tutti i mezzi a nostra disposizione».

Il governatore Rossi: «Chiederò incontro con Toninelli» Ed oggi ha rincarato la dose il governatore Enrico Rossi. «Chiederò un incontro ufficiale al nuovo ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli, con l’auspicio che valga il principio di continuità amministrativ  col precedente esecutivo a proposito delle opere da realizzare in Toscana -ha sottolineato Rossi- Fuori dalla polemica politica è giusto che il nuovo governo con prudenza voglia rivedere lo stato della programmazione delle opere: sono certo che le argomentazioni che possiamo portare affinché questo complesso di opere si realizzi siano solidissime nel merito. Sono interventi non di cose nuove, ma di rimodulazione dell’esistente».

 

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