In Toscana il 36,8% degli studenti tra i 15 e i 19 anni ha giocato d’azzardo nel 2016, e anche se il fenomeno è in calo rispetto agli anni precedenti, l’11,8% di essi è a rischio di sviluppare delle problematiche, mentre il 6,8% ha un vero e proprio ‘problem gamblers’. E’ quanto emerso dallo studio del Cnr Espad sulla diffusione del gioco d’azzardo e di quello ‘problematico’ nella popolazione studentesca, illustrato nel corso della riunione dell’Osservatorio toscano sul gioco d’azzardo, presieduto da Serena Spinelli (capogruppo Mdp in Consiglio regionale). Nel complesso, lo studio ha evidenziato che sono un milione gli studenti italiani che nel 2016 hanno praticato il gioco d’azzardo.

Molinaro (Cnr): «Diffusione gioco d’azzardo in calo tra i giovani» Come spiegato da Sabrina Molinaro, ricercatrice del Cnr, «dal 2007, anno in cui abbiamo iniziato ad osservare il fenomeno, la diffusione del gioco d’azzardo negli studenti è diminuita e dobbiamo dire grazie agli interventi di prevenzione ed educazione al gioco fatti nelle scuole che hanno funzionato. E’ diminuita la diffusione del gioco ma anche le problematicità ad esso collegate. La Toscana in questo ha speso molte risorse e il dato regionale oggi è un po’ più basso della media nazionale». Secondo Spinelli, lo studio «dimostra che le azioni di prevenzione messe in campo dal 2007 ad oggi hanno influito positivamente riducendo rischio e problematicità legate al gioco».

Spinelli (Mpd): «In Toscana un Piano di contrasto» Proprio per contrastare i numeri preoccupanti legati alla ludopatia è stato varato un piano regionale di contrasto al gioco d’azzardo in Toscana. Il piano è stato approvato dall’osservatorio toscano in materia, presieduto da Serena Spinelli (capogruppo Mdp in Consiglio regionale). «La Toscana si dota di uno strumento effettivo per fermare la diffusione del gioco d’azzardo patologico – ha osservato Spinelli -. Un piano di contrasto che questa mattina abbiamo approvato definitivamente e che prevede, tra le altre cose, una campagna di comunicazione su tutto il territorio regionale; formazione dentro e fuori le scuole; investimenti importanti nella prevenzione sia sul livello diagnostico terapeutico dei giocatori già patologici, sia sui vari progetti messi a punto dalle società della salute e dalle zone distretto» della Toscana. Spinelli, ha ricordato che «lo studio Ipsad del Cnr sulla diffusione del gioco d”azzardo nella popolazione generale, rivela che circa il 50% delle persone residenti in Toscana ha giocato con una frequenza che può andare da una volta ogni tanto a più frequentemente. Di queste, il 10% circa sviluppa delle problematicità” legate al gioco. Per questo, l’osservatorio ha chiesto alla Regione di “proseguire con un monitoraggio sempre più specifico

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