Caso di meningite da meningocco a Colle Val d’Elsa. A dare la notizia è l’amministrazione comunale su Facebook che spiega di voler «dare una comunicazione chiara ed esaustiva su quanto avvenuto ad un nostro alunno della scuola secondaria di primo grado di Colle di val d’Elsa». Lo studente risulta affetto da meningite di tipo B ed è «giunto al Pronto Soccorso dell’ospedale senese verso le ore 11, con il servizio di emergenza 118 in ambulanza, in codice rosso e in condizioni serie – spiega una nota dell’ospedale di Siena -. E’ stato prontamente preso in cura da tutta l’équipe multidisciplinare, composta anche da pediatri, infettivologi e anestesisti e, nel pomeriggio di domenica, è stato trasferito all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Tutto il personale che lo ha avuto in cura è stato sottoposto a profilassi preventiva ed è stata data immediata comunicazione all’Azienda Usl Toscana Sudest per le opportune verifiche in ambito familiare e sociale».

Avviata la profilassi per alunni e famiglie «Questa mattina, all’ingresso della scuola, siamo stati informati dal Dott. Fausto Valentini dell’Ufficio di Igiene della ASL, che un nostro alunno nella giornata di ieri è stato ricoverato con diagnosi di meningite meningococcica – si legge nel post del Comune di Colle Val d’Elsa- ; il ragazzo era stato regolarmente vaccinato per i ceppi A,C,Y,W di meningococco. L’Ufficio di igiene preposto a mettere in atto tutte le procedure previste in questi casi, ha immediatamente richiesto l’elenco degli alunni e i recapiti delle famiglie solo e soltanto delle classi che devono sottoporsi alla profilassi antibiotica come da protocollo regionale. Le famiglie sono state immediatamente contattate dalla scuola e dalla Asl in collaborazione con i medici di famiglia ed i pediatri, e si sono già tutte attivate così come i docenti interessati. Poiché, come ribadito dal medico, il contagio può avvenire soltanto per contatto diretto e prolungato (per goccioline di saliva), tutti gli altri alunni e il personale non devono sottoporsi ad alcun tipo di trattamento di profilassi antibiotica. D’altronde gli alunni interessati sono a questo punto protetti dall’insorgere della malattia, poiché hanno iniziato la profilassi antibiotica e non sono contagiosi».

Articolo precedenteAvventura a 4 zampe. I padroni lo lasciano a casa e il cane percorre chilometri per andarli a cercare
Articolo successivoLaboratori del fare condiviso. Nelle scuole arriva “Margherita” per aiutare i bambini autistici