Boom di visitatori ed incassi nel 2018 alle Gallerie degli Uffizi di Firenze: il complesso museale fiorentino, che raccoglie la celebre galleria vasariana, la reggia medicea di Palazzo Pitti ed il giardino di Boboli, cresce del 6% rispetto al 2017 per quanto riguarda le presenze e del 50,5% per gli introiti. Sono alcuni dei numeri illustrati oggi durante la conferenza stampa che il direttore Eike Schmidt ha dedicato all’andamento dell’anno appena trascorso.

Oltre 4 mln di visitatori Nel dettaglio, durante il 2018 ci sono stati 4.153.101 visitatori in tutto il complesso, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente, quando erano stati 3.918.350. Nei soli Uffizi sono stati 2.230.914 (-0,2%, in linea sostanziale con il 2017): un dato che certifica, come lo scorso anno, la permanenza della Galleria al primo posto tra i musei italiani come numero di visitatori. A Palazzo Pitti le presenze sono state 735.390 (con un significativo aumento di +25%), mentre al Giardino di Boboli 1.188.409 (+9%). «Si iniziano a vedere i primi frutti della nostra operazione di destagionalizzazione dei flussi turistici, tesa a ridurre i picchi di presenze tipici di primavera estate e a portare in museo più persone nei mesi più freddi dell’anno – spiega Schmidt – inoltre, con una serie di misure mirate, abbiamo raggiunto l’obiettivo di alleggerire gli Uffizi attirando più visitatori a Palazzo Pitti e al Giardino di Boboli».

Aumento degli incassi costante e progressivo Sul fronte degli incassi, grazie alla nuova bigliettazione con prezzo variabile in base al periodo dell’anno, per le Gallerie degli Uffizi il 2018 si chiude con un aumento da record: 34.090.512 di euro, con una impennata del 50,5% rispetto al 2017, quando gli introiti erano stati 22.645.676. Nell’ambito di questo totale, 29.446.935 sono arrivati dai biglietti (+62% rispetto al 2017), e 1.277.172 dalla vendita di fotografie, pubblicazioni, concessioni per riprese tv e spazi per iniziative speciali (+19,5% rispetto 2017). 918.136 euro sono arrivati da donazioni di privati. Ampliando il raffronto dei numeri 2018 in una prospettiva quadriennale, si registra che rispetto al 2014, quando i visitatori del complesso erano stati 3.297.897, c’è stata una crescita del 26%; riguardo agli introiti, nello stesso periodo di tempo sono più che raddoppiati, passando dai 16.082.364 di 4 anni fa agli oltre 34 milioni, un incremento del 112%. Non solo. Dal 2015, per servizi pagati dalle Gallerie degli Uffizi, sono stati creati da Ales, la società in house del Ministero dei Beni culturali, 94 nuovi posti di lavoro: in parte si tratta di impieghi da custodi, che consentono di tenere aperto un numero molto maggiore di sale rispetto al passato, ma sono state reclutate. anche professionalità specializzate come avvocati, ingegneri, tecnici e giardinieri. «L’aumento degli incassi è stato costante e progressivo dal 2015, con un vero e proprio boom nello scorso anno grazie al nuovo biglietto stagionale – ha sottolineato il direttore Schmidt – queste maggiori disponibilità ci hanno consentito di dedicare un robusto supporto ad attività di tutela che in alcuni casi per decenni non era stato possibile sostenere, ed al potenziamento della fruibilità dei musei, aprendo nuovi spazi o riaprendone di chiusi da molto tempo, oltre a permettere un impegno ancora più forte nella ricerca scientifica e nelle attività educative».

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