L’idea di aumentare il costo del biglietto in alta stagione per entrare agli Uffizi, «è sbagliata, anche se con una sua logica, che è l’opposto della mia. Gli Uffizi, come qualsiasi museo pubblico d’Italia, deve essere gratuito. La gratuità deve essere l’unica condizione perché altrimenti non ha altro senso l’esistenza dei musei». Lo ha detto il critico d’arte Vittorio Sgarbi a Radio Firenze, commentando la proposta del direttore Eike Schmidt di un nuovo tariffario con un aumento del biglietto, dagli attuali 8 euro più 4 di prenotazione, dal marzo 2018.

«Si tradisce lo spirito dei musei» «Se io li faccio diventare dei luoghi di spettacolo – ha spiegato Sgarbi -, cosa che invece vale per le mostre o le attività concomitanti, tradisco lo spirito dei musei. Per cui gli Uffizi potrebbero avere dei biglietti a pagamento per le mostre ma la parte museale stabile, quella in cui si espongono opere che appartengono a uno Stato e a una comunità, dovrebbero essere a disposizione di tutti». Secondo Sgarbi «è evidente che l’operazione è complessa in uno Stato che ha bisogno continuamente di succhiare denari ai cittadini, quindi anche i musei diventano un ulteriore luogo per questo. Però è vero che la National Gallery di Londra, che non è meno frequentata degli Uffizi, è a ingresso gratuito». L’idea di aumentare il biglietto degli Uffizi, ha detto ancora il critico d’arte «può forse limitare le code per un attimo, creare più ordine». Per Sgarbi «si potrebbe stabilire una norma legata al turismo per cui gli italiani hanno accesso gratuito ai musei e pagano solo gli stranieri. Un discrimine potrebbe essere questo, più che aumentare in modo indiscriminato i biglietti come se questo dovesse rispondere all’esigenza di un turismo di qualità».

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