Michael O'Leary e Gina Giani
Michael O'Leary e Gina Giani
Michael O’Leary e Gina Giani

C’è un ok di massima che arriva dall’Irlanda alla fusione degli aeroporti di Pisa e Firenze, ma lo scalo di Peretola deve sbrigarsi e deve crescere, adeguando le sue piste. E questo fattore, forse, eviterebbe anche “mugugno” che nei mesi scorsi si è sollevato dalla città della Torre pendente in merito alla nascita di Toscana Aeroporti, dopo il sì di fine 2014 da parte dei CdA di Sat e Adf (le società che controllano i due scali hanno dato il loro assenso mira alla creazione di un’unica SpA per controllare Peretola e Pisa, ndr). «La fusione tra Pisa e Firenze non va ad intaccare i nostri piani, cresciamo con forza su Pisa, ma al momento Firenze ha una pista troppo corta dove non possiamo operare. Sul “Galilei” invece abbiamo già in programma lavori di adeguamento al terminal per il 2015», ha detto l’amministratore delegato di Ryanair Michael O’Leary, che ieri in Italia ha incontrato la stampa a Bologna prima, e Pisa poi.

Ryanair e la fusione degli aeroporti di Pisa e Firenze «In futuro vedremo – ha aggiunto O’Leary -. Ma sicuramente il nostro cuore è a Pisa e qui resterà. Quando ci saranno altre condizioni le valuteremo – ha spiegato – ma siamo qui da dieci anni e continuiamo a crescere. Quindi per ora non prendiamo in considerazione nessun’altra ipotesi, anzi. Continuiamo a lavorare su Pisa con l’obiettivo di raggiungere i 4 milioni di passeggeri trasportati con i nostri aerei nel prossimo biennio». I dati, secondo l’ad della compagnia irlandese, sono già molto positivi «perché abbiamo già un record di prenotazioni anticipate per la programmazione estiva da Pisa, che include la nuova rotta per Crotone (46 rotte in totale) e che permetterà di trasportare circa 3 milioni di clienti all’anno sostenendo 3 mila posti di lavoro nell’indotto aeroportuale. Qui – ha detto O’Leary riferendosi a Gina Giani, ad di Sat che ha in gestione l’aeroporto – c’è la persona più importante d’Italia che per me è perfino più importante del Papa. La nostra partnership resterà immutata».

Pisa e Ryanair, un matrimonio che funziona «Nel 1997 quando io e l’allora amministratore di Sat, Piergiorgio Ballini, scommettemmo su Ryanair qualche pilota in pensione e stratega da salotto storse la bocca e ci accusava di avere puntato su passeggeri senza soldi che non avrebbero portato valore aggiunto. Avevamo ragione noi e Pisa è esplosa: oggi per mantenere i successi, occorre adeguare le strategie e non guardarsi la punta dei piedi». Così invece si è espressa l’amministratore unico e direttore generale di Sat, Gina Giani, parlando del futuro del sistema aeroportuale toscano.

Firenze-Pisa, decollo congiunto? Ok ma a patto che non ci sia concorrenza lesiva «Sull’ipotesi di fusione tra le due società di gestione di Pisa e Firenze – ha aggiunto – decideranno i soci. Ma il grande passo avanti è che ora c’è un unico proprietario che scongiurerà il pericolo di una lesiva concorrenza al ribasso tra due aeroporti vicini». Grande apprezzamento, infine, anche per la parole di Michael O’Leary: «Ha pronunciato parole importanti – ha concluso Giani – che devono rassicurare tutti coloro che agitano lo spettro di un declino pisano a fronte dello sviluppo di Peretola. Ha confermato che manterrà qui la base e che valuterà le opportunità che verranno dalla nuova pista di Firenze, ribadendo però che per loro l’aeroporto principale resterà il Galilei».

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