Castiglione della Pescaia, insieme a molte altre località della Toscana, si preparano a una due giorni, il 3 e il 4 agosto, dedicate a liberare le spiagge dai mozziconi di sigaretta grazie alla campagna “Ma il mare non vale una cicca?” reazlizzta da Marevivo, in collaborazione con Jt International con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Corpo delle Capitanerie di Porto e il supporto del Sindacato Italiano Balneari. E per il terzo anno consecutivo il Comune di Castiglione della Pescaia parteciperà, insieme ad oltre 400 spiagge italiane, alla distribuzione di posacenere tascabili come gesto utile per responsabilizzare i fruitori del nostro mare al rispetto e alla salvaguardia dei nostri litorali.
 
L’iniziativa Si calcola che dall’avvio di questa campagna, è stata risparmiata alla nostra costa una fila di mozziconi lunga come oltre 83mila auto che, idealmente, copre la distanza che c’è tra Roma e Bologna. “Ma il mare non vale una cicca?” si propone infatti di sensibilizzare tutti i frequentatori delle spiagge italiane a posare la propria cicca nel posacenere tascabile, piuttosto che abbandonarla sulla sabbia. Un gesto semplice per risparmiare ai nostri mari anni di inquinamento. Per lo smaltimento di un singolo mozzicone di sigaretta servono da uno a cinque anni. Anche questo anno quindi, saranno 100mila i posacenere tascabili, lavabili e riutilizzabili distribuiti sulle spiagge italiane dai volontari degli stabilimenti balneari che, si stima, possano contenere sei cicche: un modo semplice e concreto per evitare che 600mila mozziconi non finiscono sotto la sabbia o nell’acqua del mare.
 
A Castiglione della Pescaia «Si tratta di numeri notevoli sui quali è d’obbligo riflettere – dice il vicesindaco di Castiglione della Pescaia Elena Nappi -. Per questo ringrazio la risposta positiva pervenuta dai nostri stabilimenti balneari che si sono dimostrati attenti e sensibili alla salvaguardia del litorale castiglionese. Quello della consegna dei posacenere è un piccolo gesto per la tutela di un grande patrimonio e utilizzarli vorrà dire anche ridurre i fattori di rischio per la sopravvivenza dei cetacei, delle tartarughe, degli uccelli marini e dei pesci che popolano il nostro mare, già messi in grave pericolo dai rifiuti di vario genere che vengono abbandonati ogni anno. La crescita delle adesioni a questo progetto – conclude Nappi -, ci consente di coprire e di servire tutta la nostra costa: i bagni che hanno aderito si trovano sulle spiagge di levante, ponente, a Riva del Sole, alle Rocchette e a Punta Ala».

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