In Toscana calano i prezzi delle case. E’ quanto rivela il portale di annunci immobiliari Idealista secondo cui, nel 2017, i prezzi delle abitazioni sono calati del 4,1% a una media di 2.177 euro/m².

Maggior calo nel grossetano Tutte le province toscane hanno chiuso a ribasso il 2017 ad eccezione di Massa-Carrara, che segna un recupero marginale, pari allo 0,4%. Le maggiori riduzioni si registrano in provincia di Grosseto (-9,4%), Arezzo (-8,4%) e Pisa (-7,9%). Con cali sempre sopra la media del periodo seguono Livorno (-6,2%) e Siena (-4,3%). Ribassi sotto la soglia del tre per cento accomunano Lucca (-2,6%) Pistoia (-1,3%) e Firenze (-1,0%). Calo “soft” per Prato (-0,8%). I metri quadri più cari si trovano in provincia di Firenze con 2.615 euro/m², seguita da Lucca (2.539 euro/m²) e Grosseto (2.202 euro/m²). La più economica è Arezzo con 1.426 euro al metro quadro. 7 degli 11 capoluoghi toscani segnano cali in una forchetta che che va dal -6,9% di Arezzo al -3,5% di Siena. Dall’altro lato, recuperi a Prato (1,7%), Firenze (1%), Massa (0,5%) e Pistoia (0,2%). La graduatoria dei prezzi è comandata da Firenze con 3.434 euro/m², seguita da Siena (2.922 euro/m²) e Massa (2.568 euro/m²). Chiude Arezzo con 1.603 euro al metro quadro.

Calo dei valori a livello nazionale Nel corso del 2017 è proseguita la ripresa del mercato immobiliare già inziata negli ultimi due anni, con un aumento delle compravendite a tassi di crescita più contenuti rispetto all’exploit del 2016. Una ripresa accompagnata dalle buone condizioni del mercato del credito, ancora sostenuto dalle politiche monetarie espansionistiche. In controtendenza i prezzi delle abitazioni di seconda mano sono continuati a scendere con un calo del 4% su base annua, per un valore medio di 1.819 euro/m². Ad eccezione del Trentino Alto Adige (0,7%), tutti i mercati regionali chiudono in terreno negativo, con le riduzioni maggiori in Lombardia (-7,1%); cali generalizzati nel 90% delle aree provinciali; fluttuazioni ancora ampie nei piccoli capoluoghi, mentre i grandi centri vanno verso la stabilizzazione.

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